© Marie Flusin
Forse sarebbe ora di dare a questo blog un tocco natalizio. E' che, non so perché, quest'anno il Natale non lo sto sentendo molto. Non credo sia per via della crisi che, nonostante i duecento lavori che devo fare per arrivare ad avere uno stipendio mensile decente e il contratto farlocco che mi ritrovo, tutto sommato (e per fortuna) non mi sta toccando più di tanto. E' che proprio non ho voglia. Sarà che sta finendo l'anno e sono stanca (e, come avete notato, anche le letture stanno proseguendo moooolto più a rilento del solito). Sarà che avrei una voglia matta di novità che invece, per il momento, non arrivano. Non saprei, onestamente. Fatto sta che quest'anno lo spirito del Natale non mi ha ancora conquistata del tutto.Un modo per portare un po' di Natale qui sul blog potrebbe essere quello di stilare una lista di libri da regalare. Liste che in questi giorni popolano giornali, pagine e blog e che sono degli indicatori davvero utili per chi è a corto di idee (vi consiglio di guardare "Natale in libreria" di Cronache dalla libreria, "All I want for Christmas is... book" della La Leggivendola, e quella stilata dal Club 33 giri... tutte molto belle e ricche di spunti originali, che non si limitano ai best seller).
Io personalmente non penso di essere in grado di compilare una mia lista. Nel senso che quando regalo un libro, solitamente, o seguo precise indicazioni ricevute dal destinatario (nelle settimane prima di Natale e compleanni vari c'è sempre uno scambio di wish list con le amiche) o vado ad istinto, sperando di azzeccarci, regalando libri che a me sono piaciuti molto e che credo possano piacere anche a chi li riceverà. Ci sto attenta, ovvio. Non regalo mai libri a caso. E infatti è importante conoscere la persona a cui si regalerà il libro. Solo voi infatti potete sapere se gli potrà piacere o se finirà a far da supporto a un tavolo traballante. Solo voi sapete il genere che potrebbe piacere o meno. E solo voi potete decidere se sia o meno il caso di provare ad ampliare gli orizzonti del destinatario o di assecondare le sue abitudini letterarie.
Quindi, il consiglio più grande è quello di seguire il vostro istinto, e di regalare un libro che possa piacere a chi lo riceve, ma che piaccia anche a voi (io non riuscirei mai a regalare libri di Fabio Volo, ad esempio), che vi lasci soddisfatti, anche se magari non lo leggerete mai. Piuttosto chiedete, informatevi, fate domande trabocchetto per scoprire i gusti del destinatario, chiedete a un amico, uno zio, la mamma o affidatevi, semplicemente, al vostro buon senso. Prendetevi un pomeriggio libero, entrare in una libreria e pensate. Uscirete sicuramente con almeno tre libri per voi, ma sono sicura anche con il regalo che dovevate acquistare.
Questi consigli (non che ne abbia dati chissà quanti, in realtà) ovviamente valgono solo se voi siete amanti dei libri e se, come me, adorate regalarli. Se usate i libri come ultima spiaggia, se non vi ricordate quanto tempo è passato da quando ne avete aperto uno per l'ultima volta, vi consiglio di ripiegare su altro. Un doccia-schiuma, un cestino, dei cioccolatini. Non regalate libri a caso, se voi stessi non ne vorreste ricevere. Rischiate seriamente di buttare via i soldi. Sia se l'altro legge come voi, sia soprattutto se legge molto di più. Rischierete di venire ricordati per sempre come "quello che mi ha regalato quel libro idiota/il libro più brutto che abbia mai letto/il libro che sta tenendo in equilibrio il tavolo" (ormai si sa, noi lettori accaniti siamo un po' tanto snob... e che queste cose ce le ricordiamo).
©Maija Laaksonen
Per quanto mi riguarda, da accanita lettrice, i libri, oltre che essere un regalo da me molto gradito se fatto con coscienza (torniamo alle wish list di prima o alle richieste esplicite), sono l'unica cosa che non mi stancherei mai di regalare: mi piace associare un libro alla persona a cui sarà destinato, mi piace assecondare la passione di altri aiutandoli a svuotare le loro liste desideri, così come mi piace far cambiare idea ai più scettici che di libri invece solitamente non ne vogliono proprio sapere (o che magari qualcosina ne sanno, ma si fermano ai libri da classifica, ai best seller... e poi quando regali loro un romanzo di Vargas Llosa, lo divorano, vengono da te e ti dicono "Ma lo sai che il libro che mi hai regalato è proprio bello?"). Ovviamente non sempre ci riesco. Anche perché alcuni casi sono davvero disperati. Però ecco, quando regalo un libro mi sento in pace con me stessa e con il mondo. Mi sento in qualche modo soddisfatta, indipendentemente dalla reazione di chi lo riceve.Comunque, se proprio proprio devo dare qualche consiglio, direi tutti quelli presenti nella mia lista degli Imperdibili. Quelli sono i libri più belli che ho letto finora. Sono i libri che regalo più spesso, che consiglio sempre e comunque e di cui potrei parlare per ore, ore, ore e ancora ore senza stufarmi mai (io non mi stufo, chi mi ascolta probabilmente sì). Con quei libri lì ho sempre ottenuto buoni risultati e, almeno per ora, non mi sono mai stati rinfacciati.
Ok, la magia del Natale non mi ha invaso nemmeno dopo questo post che, pensandoci bene, forse è anche un po' inutile... ma forse perché sotto il mio albero ancora non ci sono libri per me in regalo e questo mi mette parecchio di cattivo umore.