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Diceva un tale " tabaccai come baci sinceri in un giorno qualunque " e questo regalo è proprio questo per me, un bacio sincero in un giorno qualunque: non era dovuto, ma nonostante ciò c'è e per questo ringraziamo l'autore e - come con gli altri - lo condividiamo con voi.
- Non è il caso che tu veda. –
Non è il caso che tu veda come ci siamo rotti. No, non è il caso.
La mia bicicletta è ancora li, nel suo grigio appena visibile. Tu sei ancora qui, nel tuo bianco appena percepibile. Noi siamo usciti tempo fa, avevamo da fare commissioni, e commemorazioni. Il lucchetto
luccica ogni qualvolta una macchina passa in fondo alla strada, ed è strano vedere come comunque, nella
provincia dei tuoi vestiti, ci siano così tanti automobilisti notturni, nottambuli degli occhi tuoi.
Di questo weekend ne potevamo fare a meno. Di questa provincia potevamo farne a meno.
La casa più vicina sembra disti chilometri così. Come te, e stelle. E mi fa strano notare solo ora che ha una canna fumaria, lunghissima, che gli sbuca da dietro al collo come un brivido. Il giardino di fronte all’entrata è immobile, senza più nulla da dire ora che è arrivata la sera, e poi la notte, e in mezzo te.
Sei diventata sottile, ed è colpa mia, è colpa dei miei tratti somatici e del mio tratto che ti disegna i contorni con toni stanchi, che fa caldo per dormire, cha fa afa. Nel cortile i gatti stanno guardinghi nonostante ci sia
poco da vedere.
Ma, ad ogni modo, non è il caso che tu veda.
Testo di Mattia L’orso BarroIllustrazione di Federica Orlati