Nel mentre qualcuno fa le veci per convincere, qualcun altro si muove già per odor di campagna elettorale; si ritorna ad inneggiare a complotti comunisti, ad accordi presunti tra rossi e magistrature. Prigioniero del fedelissimo e francobollante Signorini, un nanetto qualunque ritorna ad imperversare con messaggi d'antan :
"I nostri post-comunisti fanno finta di avere abitato su Marte. Ma non hanno mai fatto i conti con il loro passato.[...] I comunisti si sono imborghesiti, indossando capi firmati e scarpe fatte su misura, [...] ma sono sempre gli stessi."
I comunisti moderni si disperdono in salotti chic e non più in case del popolo: è questa la ricetta magica per trionfare a nuove elezioni. Muovendosi su più fronti, qualcuno avrà mai il coraggio di chiedere cosa ne sarà di tutti quegli amici o doni di Dio di matrice comunista quando si tratta di affari: Putin, Lukashenko e Nazarbayev su tutti.
Il fatto che nulla stupisca più non deve sorprendere, in quanto una delle armi più vincenti del berlusconismo è stata, da sempre, quella dell'innescare bombe complottistiche a più non posso. Sentiremo mai, dall'imponente distruttore e distrattore di masse Signorini, qualche domanda volta a mettere in dubbio la luce (riflessa) di questo malcapitato 75enne? Poco potremo stupirci, continuando ad ammirarlo nelle vesti di moralizzatore onnipotente sotto le telecamere del Grande Fratello.
Giudicare concorrenti per elogiare potenti: è questa la ricetta vincente del nuovo distrattore di masse? Chiamarlo giornalista sarebbe, senza colpo ferire, un insulto a tutti coloro che si sono portati avanti per onorare il buon nome di un mestiere volto a difendere e tutelare verità e futuro.
Di pari passo al fronte elettorale, però, marcia il fronte governativo volto ad arrampicarsi su mille mila compromessi per tenere in piedi un esecutivo capace di far da scudo a minacce giudiziare incombenti sul 75enne sopra citato. Su questa onda, la volontà del Governo del fare (schifo) muove i suoi (ultimi?, nds) passi per convincere gli schieramenti ascoltanti su tematiche sensibili.
Da un lato giunge la Lega, volenterosa di portare a casa un federalismo fiscale accentralista e massacratore nei confronti di un Sud Italia già terribilmente provato: stando a dati di previsione economica, si potrebbero avere tra il 2011 ed il 2012 tagli pari a quasi 3 miliardi di Euro per gli enti locali (Fonti Anci, nds).
Dall'altro arrivano i piccoli partiti, Mpa ed Svp su tutti, desiderosi di ottenere qualche fondo utile rastrellato dal fondo del barile da investire riguardo alle regioni di appartenenza: è il caso di fondi da destinare alle opere nel Sud per il primo, mentre si tratta di aiuti concreti per arretrati all'Alto Adige per i secondi.
Tutto ciò potrebbe costare, stando alle ultime previsioni, qualche miliardo di Euro in più del previsto.
Guardando alle potenziali difficoltà nel trovarli, basti pensare ai soli 5 milioni di Euro reperiti a fatica dal bilancio statale per ovviare ai deficit informatici interni al compartimento giustizia.
L'altro conto, infine, va fatto nei confronti del quoziente familiare promesso al dialogo con l'Udc; in termini concreti, appunto, si tratterebbe di una perdita statale quantificabile tra i 9 ed i 18 miliardi di Euro.
Tra i pilastri del Governo del Fare emergono, ancora una volta, statistiche di spesa significative. Fronte elettorale accostato all'area, ormai ennesima, delle nuove garanzie da aggiungere alla calza che la befana consegnerà al diretto interessato: "L'amalgama creatosi fra terrorismo, mafia, corruzione, sprezzo della magistratura: non è una vecchia pagina da voltare. E' il presente limaccioso che viviamo." (Barbara Spinelli)
Mai parole furono più pesanti. Ma azzeccate, appunto.
p.s.: quanto scritto è assolutamente casuale e frutto delle riflessioni di una mente palesemente malata e distorta, nds.