Si è conclusa domenica 25 ottobre la quattordicesima edizione del Reggio Film Festival, caratterizzata quest’anno dal tema L’attesa. Grande partecipazione di pubblico, che ha calorosamente accolto i tanti ospiti della manifestazione.
Madrina del Festival è stata Sabrina Impacciatore, cui è stato conferito un premio speciale per la sua brillante carriera di attrice. Il Premio come Migliore Attore è stato assegnato a Peter Faulkner, che ha allietato il pubblico anche componendo la sigla del Reggio Film Festival ed eseguendola dal vivo nel corso della manifestazione.
La giuria internazionale, composta da Alessandro Boschi, regista e conduttore di Hollywood Party, Peter Faulkner, attore e Ado Hasanovic, regista, ha deciso di attribuire il Primo Premio come miglior corto al finlandese Om vägar (Sulle strade, Karin Pennanen) “per la compattezza di una narrazione che innesca il dramma dell’attesa in un circuito simbolico attraversato da terrore e sensi di colpa”.
Sabrina Impacciatore (oggi.it)
La giuria ha inoltre deciso di conferire due menzioni speciali, una ad An der tür (Alla porta, Miriam Bliese, Germania) “per lo stile essenziale e asciutto con cui si descrive un estratto esistenziale in cui l’attesa è vitalizzata da una quotidianità difficile ma ricca di speranza”, l’altra a Welcome (Serena Dykman, USA), il racconto dell’infrangersi del “sogno americano” nel limbo dell’attesa. Il Premio Sound, in collaborazione con RCF, è stato assegnato a Dissonance (Till Nowak, Germania-Gran Bretagna) “per l’abilità di creare un bellissimo cortometraggio dove la musica è una stupenda colonna sonora e allo stesso tempo parte fondamentale della struttura narrativa”.
Il Premio Laicità è stato assegnato a Electric Indigo (Jean-Julien Collette, Belgio-Francia) con la seguente motivazione:“In quest’opera l’autore ha coraggiosamente esplorato le problematiche connesse con il bisogno di libertà di scegliere forme di sessualità e struttura della famiglia anche al di fuori degli schemi tradizionali, cogliendo in tal modo il tema centrale di questa edizione delle Giornate della Laicità, appunto: “Liberi di scegliere”; l’analisi offerta, prescindendo da condizionamenti moralistici, prende atto con intelligenza delle enormi difficoltà di gestione psicologica di rapporti privi di modelli di riferimento (matrimonio tra due persone del medesimo sesso ma non omosessuali, paternità e/o maternità svincolati dal legame di sangue…) ma che alla fine trovano una loro plausibilità solo nella consistenza di un legame affettivo, profondo ed appagante.”
“Driving”
Infine, lo Staff del Reggio Film Festival ha deciso di premiare con una menzione speciale il cortometraggio All The Pain In The World (Tommaso Pitta, UK) con questa motivazione:
“Unica vera uguaglianza possibile in questo mondo è la sofferenza che riguarda tutti gli esseri viventi, siano essi un piccolo pesce che sta soffocando in un acquario o un uomo solo la notte di Natale. Universalizzando la tematica esistenziale del dolore, Tommaso Pitta ha realizzato un’opera che giunge a toccare le corde più profonde dello spettatore, evitando accuratamente di scadere nel sentimentalismo.
La regia e la sceneggiatura impeccabili possono contare su un attore protagonista di rara bravura.” Il Premio Giuria Popolare, conferito attraverso le votazioni del pubblico presente in sala, infine, è stato vinto dal film d’animazione Driving (Nate Theis, USA).