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Reggiseni per bambine: è polemica

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Succede che un’azienda di intimo, l’A&F rilancia una linea di reggiseni imbottiti per bambine. Pare infatti che la ditta sia caduta in recidiva, visto che nel 2002 fu accusata per la stessa cosa: indurre alla sessualizzazione delle bambine.

L’Abercrombie&Fitch mette in vendita dei reggiseni imbottiti, per dare così l’illusione che le bambine dagli 8 ai 14 anni abbiano un seno più grande.

La decisione dell’azienda ovviamente fa polemica. “E’ una cosa assolutamente spaventosa – afferma la dottoressa Janet Rose, esperta di rapporti fra genitori e figli, sul blog FOX411 perché se un genitore comprasse un bikini imbottito per una bimba di 8 anni, bisognerebbe chiamare i servizi sociali. La “sessualizzazione” degli adolescenti è già abbastanza grave di suo e ora questo trend sta ricadendo anche sui bambini più piccoli. Se continueremo a fare in modo che i nostri ragazzi diano così importanza all’essere sexy, non oso pensare a quali danni potremo fare a lungo termine sulla loro autostima e sui valori che acquisiranno quando saranno adulti».

Questa decisione allenerebbe la società occidentale a vedere le donne (o ancora peggio le bambine) come oggetti sessuali e abitua alle bambine stesse a sentirsi come tali.

Non passa inosservato infatti il numero di ragazzine che pubblica sui social network foto provocanti. Ragazzine che poi vengono criticate da  utenti che non riescono nemmeno a capire che dietro questo fenomeno c’è un erotizzazione mediatica delle donne e delle bambine che spinge queste ultime a vedersi come oggetti (nell’immagine una foto pescata su un gruppo in cui le bambine venivano additate con termini come “troia” ecc).

Questo è uno dei tanti casi in cui il sessismo fa rima con pedofilia.



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