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Andiamo subito al dunque: molti avranno di sicuro notato l'affinità che intercorre tra questa pellicola e "Un gelido inverno". Entrambi i film pongono al centro del contesto una comunità a sè stante, entrambi sono accomunati dalla povertà e dal degrado, ma in questo caso la diversità diventa orgoglio e libertà verso una civiltà conformista.
Orfana di madre la piccola Hushpuppy vive con il papà nella zona paludosa di Bathtub "la grande vasca" così denominata perché soggetta a frequenti inondazioni.
Affrontare la vita in questo fiabesco percorso di formazione illuminato dall'adorabile visetto di Quinzhanè Wallis significherà combattere paure simboleggiate da creature imponenti, gli Auroch, con le quali Hushpuppy dovrà confrontarsi per forza di cose. L'equilibrio fra crudo realismo e avventura fantastica è l'elemento imprescindibile che rende il film positivo e privo di smielatezze.A tutti gli effetti un film magico, un racconto di formazione in una terra povera eppure tutt'altro che depressa, popolata da una comunità tenace incapace di piangersi addosso. Alcol e danze, feste, fuochi d'artificio, solidarietà, granchi divorati a mani nude e un contatto perennemente simbiotico con l'acqua, piccole cose che rendono comunque appagante quell'esistenza di cui Hushpuppy diventa simbolo a dimostrazione di come si possa dare lezioni di vita con poco e niente.Poesia allo stato puro sostenuta da una colonna sonora eccezionale. Un gioiello da Sundance che brilla di luce propria ai piedi del cinema che conta davvero. Sticazzi che esordio!
Benh Zeitlin
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