Un’indagine promossa da Kion su un campione di 200 Dirigenti Scolastici rappresentativi di tutti gli istituti italiani di ogni ordine e grado.
Obbligo di introduzione del registro elettronico da settembre 2013: scuole italiane in forte ritardo e famiglie ancora disinformate
Gran parte del campione (45%) non ha ancora adottato soluzioni di registro elettronico.
Tra chi ha provveduto (55%) si riscontrano livelli di utilizzo per ora parziali o sperimentali.
Una famiglia su due, nonostante una normativa che impatta sulla relazione continuativa con la scuola, risulta disinformata. Laddove consapevoli e coinvolte, tuttavia, le famiglie manifestano interesse e apprezzamento.
Bologna, 16 luglio 2013 – Kion, società del CINECA specializzata in Tecnologia per la Didattica, presenta i dati di un’indagine promossa per verificare lo stato dell’arte tra gli Istituti Scolastici italiani in merito all’obbligo introdotto dalla Legge n° 135/2012 di dotarsi di registro elettronico a partire dall’anno scolastico che inizierà il prossimo settembre 2013.
L’indagine, affidata alla società Glik, è stata condotta tramite la somministrazione di un questionario a un campione di 200 dirigenti scolastici, rappresentativi degli istituti scolastici di ogni ordine e grado distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Sebbene all’interno del campione sia molto alta la consapevolezza della normativa sull’obbligo di introduzione del registro elettronico (98%), il dato fondamentale che emerge dall’indagine è quello di una situazione generalizzata di forte ritardo in merito alla scadenza di settembre.
Infatti solo poco più della metà degli interpellati ha già implementato una soluzione software per il registro elettronico; di questi, l’11% l’ha appena acquistata, il 68% non l’ha ancora estesa a tutte le classi e il 20% è fermo a un livello di semplice sperimentazione. Su circa due terzi degli utenti si registra un buon livello di soddisfazione in merito alla soluzione scelta, soprattutto per la facilità d’uso; il 15% invece non si ritiene soddisfatto proprio per la ragione opposta, ossia la complessità di utilizzo del software utilizzato.
Il 45% degli intervistati invece non ha ancora adottato alcuna soluzione: tra di essi, il 72% afferma che intende dotarsi di un software cercando una soluzione sul mercato, il 20% non ha le idee chiare e non riesce a fornire indicazioni in merito, mentre l’8% è convinto che ci sarà una proroga della scadenza di legge che consentirà di rimandare la decisione nel tempo. L’approssimarsi del termine stabilito, quindi, sembra tutt’altro che stimolare l’accelerazione di un percorso attuativo ponderato e concreto.
Se la situazione delle scuole appare di forte ritardo, per quanto riguarda le famiglie sembra predominare un contesto di disinformazione in merito all’introduzione del registro elettronico. Ciò accade nonostante l’impatto diretto di tale evento sulle modalità che regolano i loro rapporti di contatto e comunicazione con le scuole frequentate dai ragazzi.
Infatti tra i dirigenti che a vario livello hanno già adottato il registro elettronico, il 39% dichiara di non aver ricevuto nessun tipo di riscontro dalle famiglie, che non sembrano informate. Da notare, tuttavia, che nei casi in cui si sono registrati riscontri (41%) questi sono stati di segno positivo, un’indicazione che laddove risultano consapevoli della novità introdotta le famiglie sembrano apprezzare lo strumento.
“L’indagine certifica una situazione di ritardo evidente – commenta Vittorio Ravaioli, amministratore delegato di Kion. Le scuole italiane sembrano ancora lontane dalla volontà di inserire nella loro quotidianità uno strumento che forse viene vissuto solo come un adempimento a un obbligo di legge, ma che invece consentirebbe di condividere in modo più efficace fra scuola e famiglia i vari momenti della didattica. E’ proprio su questo aspetto della relazione fra scuola e famiglia che si innestano i maggiori benefici del registro elettronico, senza dimenticare la possibilità di rendere più efficiente la gestione operativa e procedurale”.
Kion propone alle scuole la propria soluzione “Didanet”, che attiva un processo di dematerializzazione conforme alla normativa e, attraverso un’innovativa piattaforma tecnologica di collaborazione completamente “cloud”, consente a docenti, personale amministrativo e famiglie – nel rispetto dei reciproci ruoli – di cooperare efficacemente al raggiungimento dell’obiettivo comune di uno sviluppo armonioso degli studenti. Grazie all’uso di strumenti digitali intuitivi la famiglia, oltre a prendere visione della didattica svolta, può interagire in modalità “social” con tutta la comunità scolastica.
Kion, leader nello sviluppo di sistemi informativi per il mondo universitario, con Didanet si rivolge ora anche alle scuole, dalla primaria alla secondaria superiore, con una soluzione originale e integrata che unifica finalmente tutto il percorso dello studente nel sistema scolastico con evidenti vantaggi per il cittadino, che riceve un servizio puntuale e completo, e per le istituzioni, che possono snellire le procedure amministrative, realizzare significative economie ed uniformarsi alla normativa.
Kion
Kion è un’azienda creata nel 2001, posseduta al 100% da CINECA, Consorzio Interuniversitario senza scopo di lucro, formato da 68 Università italiane, dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR), e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
Kion è una software factory nata per la progettazione e la realizzazione di applicazioni e soluzioni a valore aggiunto nel campo dei sistemi informativi per le università, per la scuola e opera in particolare nell’area dell’amministrazione e della didattica e dei servizi per gli studenti e i docenti.
KION occupa più di 160 addetti ed è presente nelle sedi di Bologna, Roma, Milano e Napoli in Italia, oltre che in Turchia e in Albania. Le soluzioni KION sono utilizzate da oltre il 70% delle università italiane, a da circa 1.300.000 studenti.