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REGOLE

Ogni tanto in questo blog non faccio mancare le riflessioni, mi capita anche di scrivere e non pubblicare, come è successo un paio di anni fa :

“Ognuno ha quello che si merita ; gli italiani si meritano questo.
E’ colpa degli italiani se hanno accettato voluto l’italietta dei soliti raccomandati, furbi, quand’anche collusi o evasori ; le regole imposte dalle caste hanno consentito il perpetrarsi delle stesse, con il risultato che vediamo adesso. Occorre cambiare queste regole.
Inoltre l’uso del buon senso è stato perso e questo ha determinato la crisi delle aziende, se avesse avuto una maggiore diffusione ci sarebbe stato una lungimiranza degli imprenditori ad investire nelle loro aziende, credere di più in quanto avevano con grande sforzo costruito, la logica del “prendi i soldi e scappa” ha prevalso, ne vediamo il risultato.
Mi domando :
– Perché i giovani di oggi debbono avere sulle spalle i debiti a lungo termine contratti molto tempo prima della loro nascita per le pensioni d’oro, baby, auto blu a profusione, retribuzioni stratosferiche di pochi , etc ? C’è qualcuno che può almeno indicare loro una data del tipo … “a partire da…. questo debito non ci sarà più” anche solo per dare una speranza…
Chi deve dare una speranza ai giovani ? –
Sono loro che devono combattere ora, o tirano fuori le unghie o se ne vanno all’estero dove spesso sono accolti meglio che da noi.
Dobbiamo aspettare che la cancelleria del tribunale europeo metta i sigilli a questa nostra italietta ??? non ci rimane molto”

Sono passati due anni, e non ci sono stati cambiamenti determinanti e quelli ottenuti non sembrano consolidati.
Ieri ho provato a riscrivere su questo delicato argomento e i toni mi sembrano ancora più soft.
Magari con la calma e determinazione si ottiene più che con le arrabbiature ? Ecco la riflessione del 2015.

“Fin da piccoli ci siamo abituati a convivere con delle regole.
Ce ne sono di molti tipi, quelle della casa, della scuola, del galateo, dello sport, dell’igiene, dei rifiuti, della sicurezza, del lavoro, della famiglia, del buon senso.
Non abbiamo ancora finito di impararle e capita poi che quando diventiamo genitori siamo costretti anche a spiegarle ai figli e probabilmente con modalità simili.
Ad ogni passaggio di mano del testimone sono state fatte delle “personalizzazioni” spesso con pessimi risultati conditi con egoismo o individualismo.
La legalità è una regola base di ogni società civile.
Quando questa regola è disattesa è come un buco nella rete del pescatore.
Il pescatore porterà a casa un numero minore di pesci. Se ci sono molti buchi, è molto difficile per la sua famiglia sopravvivere.
Se c’è illegalità, corruzione, truffe, malaffare, il paese ne soffre e i cittadini percepiscono il disagio.
Come può un paese ritornare alla legalità ?
Probabilmente ognuno avrà la sua ricetta.
Occorrono però ricette semplici, realizzabili da subito.
ecco alcune ricette :
per i politici la trasparenza e modifica delle regole di accesso al potere
per i cittadini la richiesta di domandarsi veramente di cosa abbiamo bisogno e cosa dovremmo fare subito, ma … attenzione !
Nell’elenco ci devono essere solo le cose che dipendono da noi !”

Buon fine settimana a tutti !


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