Regole per un esperimento

È passata più di una settimana e non ho registrato ripensamenti. Però, anche parlando con qualche amico, ho capito un po’ di cose in più, sulla mia idea di mettermi a rileggere un po’ di libri. E ho deciso di darmi delle regole. Ho deciso che inizio a settembre, tornato dalle vacanze durante le quali, come al solito, leggerò qualche autore locale, quindi peruviano. Ho deciso che potrò leggere almeno una nuova uscita – non necessariamente una novità – ogni due mesi. Altrimenti rischio di perdere il collegamento con la realtà, o persino di soffocare chiuso dentro la mia cassa di libri antichi. Ho deciso di non considerare, in questo conteggio, i libri di cucina. E magari nemmeno quelli con le figure, non so. Ho deciso che non rileggerò solo classici, ma anche tutti i libri che mi incuriosisce rileggere, perché magari ricordo che mi avevano detto qualcosa. Ho deciso che procederò in ordine alfabetico, naturalmente leggendo più libri contemporaneamente, come d’abitudine faccio con le novità. Ho deciso che ci aggiungerò qualche classico che non ho mai letto, mi pare una buona occasione. Tipo Thomas Mann o Fëdor Dostoevskij – e vabbe’, non ho letto nulla, e allora? Almeno io lo ammetto. Ho deciso di tenere un diario – come minimo settimanale – per registrare le mie reazioni. E ho deciso che accetto suggerimenti e che queste regole potranno essere cambiate se la nuova regola si dimostrerà un chiaro miglioramento rispetto a quelle fin qui esposte. Insomma, è fatta, ho deciso. Idee? Suggerimenti?