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Rehub: intervista a Marco Meola

Da B2corporate @b2corporate
Proseguono le interviste dei partecipanti al secondo girone del Wind Business Factor Competition 2013. Abbiamo fatto due chiacchiere con Marco Meola, che ci ha presentato il progetto Rehub - Research Gallery, un modello di community per riserche multidisciplinari con l'obiettivo di scoprire e creare nuova conoscenza attraverso il processo dell'innovazione collaborativa.
Rehub: intervista a Marco Meola

1)    Ciao Marco, grazie della disponibilità! Raccontaci qualcosa di voi!

Rehub è una startup nata a gennaio 2013, dopo l’esperienza di Vulcanicamente, competition del Comune di Napoli. Rehub è un peer network rivolto ai ricercatori, non solo accademici ma anche dei centri di ricerca e dei dipartimenti R&S aziendali e si pone come obiettivo quello di far incontrare, conoscere e collaborare ricercatori di aree disciplinari differenti. Siamo in fase di alpha test chiuso su un prototipo che abbiamo sviluppato.
2)    Fare startup è un’avventura da intraprendere senza la paura di fallire, qual è il vostro motto?
Siamo in totale autofinanziamento già da diversi mesi, siamo coscienti dei rischi che corriamo ma andiamo avanti con entusiasmo, grinta e convinzione perché pensiamo di avere un prodotto per le mani molto valido e che potrebbe cambiare le dinamiche del mondo della ricerca. Sin prisa,sin pausa (senza fretta,senza pausa)potrebbe essere un motto che rispecchia il nostro modo di lavorare.
3)    Un  team dinamico, motivato e affiatato è fondamentale per andare lontano! Come siete strutturati? Quali competenze tecnico specialistiche possedete?
Io sono Dottore di ricerca e mi sono occupato per molti anni di processi di innovazione collaborando alla Scuola di Dottorato della Facoltà di Architettura di Napoli. Fabio Cecaro è uno dei maggiori esperti di cloud computing in Italia, infatti è il presidente di EuroCloud Italia, associazione che riunisce i maggiori operatori del settore. Rosario Savarese è un esperto di open source e fa parte della community internazionale delle Plone Foundation.
4)    Wind Business Factor Competition 2013: un’opportunità per apprendere, fare networking, far conoscere la propria idea a potenziali investitori! Quale valore aggiunto state portando a casa da questa esperienza?
Una competition strutturata come WBF è importante perché, a differenza di altre competition che si svolgono in un singolo evento, ti da l’opportunità di confrontarti per un periodo più lungo con persone di grande esperienza e con varie competenze. Questo arricchisce il bagaglio di  conoscenze del team e ti aiuta, anzi ti costringe, a non innamorarti delle tue idee ma a rivederle alla luce dei preziosi consigli dei mentor.
5)    Innovazione, creatività e motivazione: aspetti fondamentali per fare startup: ma non dimentichiamoci delle tecniche di management per completare il cocktail esplosivo! Cosa ne pensate?
La questione della cultura d’impresa in Italia è un tema molto ampio e complesso. Per l’esperienza che sto maturando in questo periodo di startup mi rendo conto che nella mia vita da studente prima, dottore di ricerca poi e libero professionista in seguito non ho mai avuto la possibilità di fare esperienze di management, cosa che invece all’estero, soprattutto in America e Israele, viene fatta già a scuola. Questa situazione mi ha costretto a studiare, confrontarmi con esperti, imparare dinamiche  e pratiche del management, e sto rapidamente recuperando. Tieni presente che ho la fortuna di avere i miei due soci che sono entrambi imprenditori di successo già da molti anni e con la loro esperienza di management sono una risorsa straordinaria per il successo di Rehub.
6)    Eric Ries autore del libro “The Lean StratUp” definisce la startUp come un’organizzazione dedicata alla creazione di qualcosa di nuovo in un contesto di estrema incertezza! Messaggio chiaro e rivolto a tutti coloro che vogliono percorrere nuove strade (gli imprenditori sono ovunque) e lanciare prodotti/servizi ancora inesplorati. L’approccio deve essere quello di implementare un metodo scientifico basato sull’innovazione sperimentale per misurare  i propri progressi, collegato alla capacità di apprendimento continuo. In sintesi il messaggio è: Build-Measure-Learn  innovando e sperimentando! E’ il vostro modus operandi?
Direi che tra il metodo Lean e il modo di procedere di Rehub ci sia una naturale convergenza. Del resto muovendoci noi nel settore della ricerca, l’idea della sperimentazione sul campo, la volontà di verificare teorie e cambiare strada se necessario, è una strada che conosciamo bene e che fa parte del nostro modus operandi da sempre. E abbiamo intenzione di continuare così!
Per ulteriori dettagli e approfondimenti suggeriamo di guardare il seguente video:

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