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Reintegrare

Creato il 23 marzo 2012 da Renzomazzetti

PECORE.

 I lavoratori, senza distinzione di opinioni politiche, sindacali e di fede religiosa, hanno diritto, nei luoghi dove prestano la loro opera, di manifestare liberamente il proprio pensiero, nel rispetto dei principi della Costituzione e delle norme della presente legge. E’ nullo qualsiasi patto od atto diretto a licenziare un lavoratore, discriminarlo nell’assegnazione di qualifiche o mansioni, nei trasferimenti, nei provvedimenti disciplinari, o recargli altrimenti pregiudizio a causa della sua affiliazione o attività sindacale ovvero della sua partecipazione ad uno sciopero. Il giudice con sentenza dichiara inefficace e annulla il licenziamento senza giusta causa o giustificato motivo e ordina al datore di lavoro di reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro. (Meditazione su ”Statuto dei lavoratori” Legge 20 maggio 1970, n. 300).

P  R  O  T  A  G  O  N  I  S  T  I

Perché morire senza la vita?

Nel tutto che ti s’avanza

nel presente sei già futuro

proiettato dalla profondità

dei sentimenti fraterni perenni

non trovi l’albagica versione

ma la concretezza delle verità.

La battaglia umana diventa realtà

perché della dignità porta l’impronta

di una vita discussa e lottata.

E per le ”lacrime amare inghiottite

dagli occhi lontano guardanti”:

Stringi la mano e sferra il pugno!

E il cuore già batte più forte

e le gambe già corrono lontano.

Ma è qui

che l’avvenimento di vita assume

dove l’occhio dall’alto più non vede

negli orizzonti dell’intimo indomito

sofferente e uguale nelle aspirazioni

figura di sommi capi protagonisti.

-Renzo   Mazzetti-

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M O D E R N I S T I   A N T I C H I   E    D I    OGGI

( BARZELLETTA)

Non siamo più nel ‘900 ;

ai tempi di Gesu’ :

non siamo più nel 73 a.C. ;

infatti anche Egli morì crocefisso

come le migliaia di schiavi

che seguirono Spartacus,

simbolo della ribellione

delle classi oppresse.

-Renzo  Mazzetti-

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