Finalmente, in controtendenza rispetto all’India, vengono reintrodotte le caste in Italia. L’artefice di questa grande innovazione, di questa riforma epocale, è tal Marchionne Sergio cittadino italiano ma anche canadese e residente in Svizzera. Questi, illuminato sulla via del profitto, dopo aver studiato filosofia, legge ed economia e aver preso contatto con le discipline religiose orientali ha individuato il sistema più moderno per riformare il paese Italia: l’introduzione delle caste. Ha iniziato a dividere il paese tra chi ha pieni diritti e chi diritti ridotti forte della sua superiorità filosofica e dialettica e dei miliardi racimolati sui mercati finanziari. Il prossimo passo sarà quello di togliere tutti i diritti umani e civili a chi si oppone alla sua straordinaria riforma: costoro saranno gli intoccabili, privati del lavoro, dei diritti politici e della cittadinanza e non potranno sposarsi con appartenenti ad altre caste in quanto nemici del progresso e del pensiero superiore. Saranno previsti, caso per caso, dei referendum tipo: “Visto che qualcuno si allontana arbitrariamente dalla catena di montaggio propongo di essere legati al posto di lavoro con una catena al collo e due ai piedi. Se votate no chiudo la fabbrica e vi butto in mezzo alla strada. Scegliete con serenità!”
Come dice magistralmente nel suo articolo Valerio Bruschini: “O me la dai o scendi”. Il governo plaude… a Marchionne.