Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri CNI formalizzerà la richiesta al Governo. Il presidente, Armando Zambrano l’ha anticipata in questi giorni: chiede, tra le altre cose (cioè dare più spazio ai progettisti nel nuovo Codice Appalti, concedere maggiori tutele ai professionisti e circoscrivere la possibilità che le società di ingegneria operino nel mercato privato) che vengano reintrodotte le tariffe professionali.
L’importanza delle tariffe professionali
Secondo un’indagine del CNI, l’86% dei professionisti vuole tornare ad avere tariffe professionali di riferimento.
Le tariffe professionali non sono un mezzo di tutela corporativa ma uno strumento per capire la qualità e l’entità della prestazione, valutazioni che spesso sfuggono ai committenti. In un presente di ribassi e certificazioni energetiche a 30 euro, le tariffe professionali conterrebbero un’informazione fondamentale per capire che di fronte a certi costi non può esserci la qualità sufficiente.
Tra l’altro, nel nuovo Codice Appalti non c’è nessun riferimento al Decreto parametri (DM 143/2013) per la determinazione del compenso a base di gara. L’abolizione delle tariffe professionali ha già causato incertezza e non menzionare il Decreto parametri per la determinazione dei compensi potrebbe innescare nuove corse ai ribassi, con ripercussioni negative sulla qualità del costruito.
Per fare in modo che la richiesta della reintroduzione delle tariffe professionali vada a buon fine, è stata avviata una mediazione con l’Antitrust e una serie di colloqui con gli esponenti del Governo.
Le altre richieste di Zambrano riguardano lo spazio dedicato ai progettisti nel nuovo Codice Appalti, maggiori tutele ai professionisti e la limitazione della possibilità che le società di ingegneria operino nel mercato privato.
Il testo del nuovo Codice Appalti avrebbe dovuto contenere un capitolo apposito per i servizi di ingegneria e architettura, le regole per questi affidamenti sono invece sparse in tutta la norma, molto morbida anche sui limiti agli appalti integrati.
Leggi anche Nuovo Codice Appalti, STOP incentivi alla progettazione.
Qui trovi il testo del nuovo Codice Appalti su stanno lavorando le Commissioni.
Il Jobs Act Autonomi dovrebbe assicurare che i professionisti siano pagati in tempi brevi.
Le società di ingegneria devono avere dei limiti: in questo caso bisogna seguire l’impostazione del nuovo Codice Appalti, cioè ammettere a partecipare alle procedure di affidamento dei servizi di architettura e ingegneria le società di ingegneria in forma di società di capitali o società cooperative che abbiano le seguenti caratteristiche:
- che eseguono studi di fattibilità, ricerche, consulenze, progettazioni o direzioni dei lavori, valutazioni di congruità tecnico-economica o studi di impatto;
- che eseguono eventuali attività di produzione di beni connesse allo svolgimento di detti servizi;
- che non abbiano i requisiti delle società tra professionisti.
Questi gli argomenti sviluppate da Zambrano. Il più “potente” rimane, a nostro parere, quello relativa alla necessità delle tariffe professionali per fare in modo che non trionfi il ribasso, che non perda credibilità la professione tecnica e non crolli la qualità dell’edilizia (più di quanto non sia già crollata..).
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