Reinventare il capitalismo con l’economia positiva

Creato il 02 marzo 2016 da Trescic @loredanagenna

sala della Regina, Camera dei deputati. Convegno: “Reinventare il capitalismo con l’economia positiva” organizzato dall’intergruppo parlamentare per la sussidarietà

La Legge finanziaria ha normato le benefit corporation (B Corp), aziende che guardano alla responsabilità sociale prima ancora che al profitto pure essendo for profit. Responsabilità che si estende all’ambiente, alle risorse uomo e alla comunità tutta. Di fatto con un apposito disegno di legge l’Italia ha riconosciuto quei valori già espressi da imprenditori del calibro di Adriano Olivetti negli anni ’40 del secolo scorso. Quello delle B Corp è un copione già scritto e interpretato in modo magistrale da decenni e sul quale solo oggi l’Italia si china, trasmettendo la sensazione che ogni cosa esista solo se normata come ha sottolineato, durante un convegno alla Camera dei deputati, anche Paola Bergamaschi Broyd (board member della B Corp: Numbers for Good Ltd). La stessa cosa è avvenuta per l’equity crowdfunding e con le startup. Siamo il secondo paese al mondo, dopo gli Usa, a riconoscere lo stato giuridico di B Corp. A fine dicembre 2015 le B Corp italiane si contavano sulle dita delle due mani (erano 10) e ad oggi, pur non essendoci dati precisi, per contarle di mani ne basterebbero 4. Se ne è parlato al convegno Reinventare il capitalismo con l’economia positiva, durante una mattinata in cui si è paventata la necessità di riconvertire l’intera economia alla finanza a impatto sociale perché, si sostiene, la prossima crisi economica farà impallidire quella del 1929. Sono almeno tre decenni che viene rispolverata la minaccia di una crisi economica letale e, puntualmente tra una bolla e l’altra, l’economia si rimodella per ripartire con accelerazioni repentine e frenate altrettanto brusche. A governare l’economia, ancora più dei fatti, ci sono timori dettati dall’incertezza politica, da un pessimismo o da un ottimismo di cui a stento si identificano le logiche e indicatori non più attuali come, ad esempio, il Pil. Non c’è bisogno di convertire il credo del capitalismo alla sussidiarietà per scampare alla crisi, c’è la reale necessità di dare spazio alle B Corp perché creano valore. Le benefit corporation non vanno confuse con quelle aziende che, per lo più a scopo pubblicitario, annunciano di devolvere ad una causa sociale parte del fatturato, così come non vanno confuse con quelle aziende che impiegano categorie protette, disoccupati di lunga data o ex galeotti. Le aziende for profit tendono a realizzare utili, le aziende non profit guardano ai benefici lasciando in secondo piano le esigenze di bilancio e c’è una terza via, quella delle B Corp che elevano gli standard utilizzando il profitto come mezzo per creare virtuose catene a favore dei dipendenti, delle loro famiglie, della comunità in cui si collocano e, non da ultimo, a favore dell’ambiente. Ed è un modello di business scomodo, perché mette in cattiva luce le aziende for profit, additandole indirettamente di eccessivo egoismo e quelle no-profit, sottolineando anche in questo caso in modo indiretto, la loro scarsa predisposizione alla quadratura di bilancio che, necessaria alla sopravvivenza, viene demandata ad amici, sostenitori e volontari, con un basso impatto a favore della filiera economica. Vanno ridefiniti i concetti chiave che decretano il successo dei business: non più solo utili, dividendi e Ipo ma quattro aree ben definite ovvero lavoratori, comunità, ambiente e governance in cui le B Corp si muovono non per spingere verso l’alto gli indicatori di popolarità e reputazione ma per produrre e creare valore, andando a riscrivere l’algoritmo che vuole vengano destinati parte dei proventi al sociale con un assunto più sostenibile e (si spera) efficace: la componente sociale diventa parte della produzione e quindi della ricchezza. Durante il proprio intervento alla Camera, Marco Morganti, presidente di Banca Prossima (prima banca a fregiarsi dello status di B Corporation in Italia), spiega il modello di restituzione, quello per cui si riversa nel sociale una parte dell’utile realizzato a priori, ricorrendo all’espressione “sepolcro imbiancato”, quella pietra tombale che si limita a nascondere un cadavere. Se un’azienda ha per scopo il profitto è contro natura limitarlo a favore della socialità. The post Reinventare il capitalismo con l’economia positiva appeared first on Wired.