Relics: collezioni da hipster

Robert Moran sembra avere parecchia nostalgia del passato e in particolare degli oggetti che lo hanno popolato. Quegli artefatti culturali ormai obsoleti che oggi potrebbero far gola solo ad hipster e radical chic. Oggetti che fino a qualche decennio fa erano amati, preziosi, oggetti usati ed abusati da cui qualcuno addirittura dipendeva, ma che adesso sono stati messi da parte e rimpiazzati con qualcosa di più moderno e quasi certamente digitale.

Una mattina Robert Moran, fotografo statunitense, si è imbattuto in un antiquario e in tutta una serie di arredi che sono stati i precursori delle suppellettili che oggi popolano le nostre case.

Da quel momento il vintage è diventato per Moran una vera e propria ossessione, tanto da fargli battere a tappeto tutti gli antiquari, i mercatini delle pulci, ma anche le vendite private di oggetti usati e ovviamente le aste su eBay. Ogni acquisto veniva prontamente fotografato iniziando così a gettare le basi per Relics.

La motivazione principale che sembra aver ispirato il lavoro racchiuso in Relics pare sia la voglia di dare la possibilità alle generazioni future di guardarsi indietro, in un’epoca in cui la vita sembra scorrere troppo veloce.

Il desiderio di Moran è quello di onorare un passato che è stato senza dubbio ingegnoso e creativo, regalandoci una carrellata di foto scattate ad oggetti che hanno contribuito a rendere più luminose delle notti scure, più fresche delle calde notti estive, o che hanno veicolato sostegno medicinale o musicale. Insomma tutto ciò che nel secolo scorso è stato un riferimento per tante persone.