Magazine Cultura
di Pierluigi Montalbano
In assenza di scritti mitologici e liturgici, le fonti sono le iscrizioni dalle città stato orientali. Gli autori principali sono: Sancuniatone, sacerdote di Beirut (XII a.C.), riportato da Filone di Biblos, giuntoci attraverso Eusebio; Damascio, neoplatonico (V a.C.), che cita una cosmogonia di Mecio; Plutarco e Luciano, che forniscono dati sulle credenze; l’Antico Testamento, sui Cananei; i testi di Ugarit; le fonti puniche. La religione fenicia appare come un prolungamento di quella cananea del II millennio a.C. Ogni città fenicia aveva una divinità poliade generalmente associata a un partner, con determinate funzioni. A Tiro imperavano Melqart e Astarte, dove era comune il rito del risveglio annuale. Melqart è una divinità che garantisce ordine e benessere, Astarte è la dispensatrice di potere e vitalità, legata al trono e alla fertilità. A Sidone erano venerati Astarte ed Eshmun, dio guaritore assimilato ad Asclepio. A Biblos invece si credeva nella Baalat Gubal (signora di Biblos), insieme al Baal di Biblos, che è all’origine dell’Adonis greco. Per loro erano celebrate feste annuali di morte e resurrezione. Altre divinità erano: Reshef, dio della folgore e del fuoco, originariamente nefasto poi benefico; Dagon, dio del grano; Shadrapa, conosciuto dal VI-V a.C., un genio guaritore rappresentato con serpenti e scorpioni; diversi culti astrali, di età ellenistica; Chusor, inventore e lavoratore del ferro. Sydyk e Misor, divinità della giustizia e della rettitudine. Filone di Biblos riporta una mitologia: all’origine del cosmo, della cultura e degli dei sono il vento e il caos, da cui nasce un uovo cosmico, detto Mot. La cultura sarebbe stata creata da Usoos, inventore delle pelli d’animali, mentre al vertice della genealogia divina sarebbero stati Eliun e Berut. Gli dei vivevano nei templi, o bet (casa o palazzo). Non ci sono pervenute statue a causa del diffuso aniconismo. Apprezzavano il culto di stele o betili, nonché di montagne, acque, alberi, e pietre ritenute sacre. Asherah è una piccola colonna votiva in legno, analoga al betilo, la dimora degli dei. Il tempio era un recinto sacro a cielo aperto con una piccola cappella o un betilo. Davanti si trova un altare per i sacrifici, vicino a una fonte o a un bacino e un bosco. Le offerte potevano essere cruente (eccezione per il maiale, che era considerato tabù), in cambio speravano di ottenere una grazia, seguita da un ex-voto. Si credeva anche nei refaim, esseri dell’aldilà o antenati. La magia era una pratica diffusa: lo scopo era allontanare il malocchio o colpire i nemici, con formule talvolta incise nelle tombe. L’aldilà era localizzato sottoterra, come un deserto arido e buio. Era importante per i defunti ricevere una sepoltura ed essere ricordati tra i vivi.
Agreus: Dio della caccia, fratello di Halieus
Agros: Dio di campi, coltivazioni, viticolture, e del vino, fratello di Agrotes
Agrotes: Dio della terra, dei cavalli, della caccia e degli indovini. Appare come un auriga, a volte accompagnato da un gruppo di cani, fratello di Agros.
Aion & Protogonos: I primi mortali. Scoprirono il cibo.
Aleyin: Dio della primavera e della vegetazione nella stagione delle pioggie. Figlio di Baal, fratello di Anat. "Colui che cavalca le nuvole", spesso appare con 7 compagni e 8 maiali selvaggi.
Amat-Asherat: Dea dell'alchimia. Bandita da El nel deserto, riunì creature simili a sfingi, con corpo di leone e testa umana, per combattere Baal. Consorte di Terah, madre di Siba'ni.
Amunos: Dio della vita dei villaggi, fratello di Magus
Anat: Dea della battaglia, dello spargimento di sangue, di temperamento bollente. Perpetua la vita degli dei assicurando loro continui sacrifici. Uccise il dio Mot. Figlia di Baal, sorella di Aleyin. Appare come una vergine che cavalca un leone e porta uno scudo, lancia e ascia.
Aqhat: Figlio di Danel, fratello di Pughat. Eroe mortale, bello e favorito dagli dei, che gli diedero un arco divino. Anat lo volle e ordinò al suo servo Yatpan di ucciderlo per averlo, ma l'arco andò distrutto durante la lotta tra i due.
Arsay: Dea della terra umida e delle paludi. Figlia di Baal.
Asherat del mare: Grande dea della saggezza e del mare. Madre degli dei. Moglie di El e sua consigliera, ebbe 70 figli, incluso Baal
Asherat: Dea del matrimonio, della fedeltà e della vita casalinga. Moglie di Baal. Madre di Aleyin, Anat, Pidray, Tallay, e Arsay.
Astart (Astoreth): Dea della fertilità, dell'amore e del piacere. Patrona delle prostitute e degli edonisti. Le prostitute del suo tempio erano famose su tutto il Mare Librum. Appariva come una donna sensuale in una tunica trasparente multicolore.
Ba'al: Signore. Ba'alat: Signora, la versione femminile. Dio delle nuvole e delle tempeste. Figlio di El e Asherat-del-mare. Marito di Ashrat, padre di Aleyin e Anat, e Pidray, Tallay, e Arsay. La sua voce era il tuono e dispensava la pioggia. Appariva come un giovane guerriero che vestiva con tunica, elmo a punta con corna stilizzate, e brandiva una lancia.
Baal Hammon: Grande dio del cielo, del sole e della continuità. Appariva come un nobile vecchio con corna ramificate, spesso accompagnato da sfingi alate. Consorte di Tanit.
Baltis: Dea del cielo, della gioia e della danza. Protettrice delle donne. Sorella spirituale della dea egizia Hathor. Appariva come una donna che indossava un elmo con corna di vacca e un disco al loro centro.
Bauu: Dea della notte, moglie di Kolpia.
Daggay: Dea della nascita. Aiutante di Asherat-del-mare.
Danel: Semidio della verità, della divinazione e della comunità. Nato come eroe mortale, conoscitore di ogni cosa dalla nascita. Domandò giustizia per le vedove, protezione per gli orfani e assistenza contro i saccheggi, figlio di Keret, padre di Aqhat e Pughat.
El: Dio supremo. Signore del pantheon e padre degli uomini. Fece scorrere i fiumi fino agli oceani e assicurò la fertilità alla Terra. Marito di Asherat-del-mare, padre di Baal. Appariva come un uomo ingrigito con sei ali. Il suo simbolo era il toro rosso.
Eshmun: Dio della guarigione e della salute. Figlio di El e di Asherat-del-mare. Rappresentato come un uomo di mezza età con una toga bianca e un bastone intorno al quale sono arrotolati due serpenti.
Geinos: Dio dell'agricoltura. Fratello di Technites.
Genos & Genea: il maschio e la femmina che fondarono la Fenicia e scoprirono la preghiera.
Giganti: Cassius, Lebanon, Antilebanon, Brathy. Comandavano dalle montagne che portano i loro nomi e inventarono la bruciatura degli incensi.
Gurzil: Dio del combattimento e della sete di sangue. Faceva i suoi nemici a pezzi. Patrono dei gladiatori.
Halieus: Dio della pesca. Appariva come un tritone cornuto, accompagnato da nereidi. Fratello di Agreus.
Hasisu: Dio del fuoco e della lavorazione dei metalli. Fratello di Kusor. Inventò con suo fratello il ferro e la maniera di lavorarlo.
Hay-Tau: Dio della vegetazione e della foresta. Ha forma di un albero. Le lacrime di Hay-Tau sono resina (tesori per i fenici che esportavano in Egitto).
Hiyon: Dio della lavorazione delle gemme, del vetro, e del lavoro lapidario. Artigiano divino, lavoratore dell'oro e dell'argento. I suoi simboli sono le pinze e il martello.
Iolaus: Semidio dell'agilità (della mente e del corpo). Eroe mortale, aiutante del dio Melkart. Patrono dei corridori, di coloro che vivono delle loro arguzie e di coloro che aiutano gli altri.
Ist (Phos, Pyr, Phlox): triplice dea del fuoco e della scienza domestica, portò il fuoco agli uomini.
Keret: Eroe mortale. Re di Sidon, un figlio di El e soldato della dea Sapas, non molto coraggioso. Combatté contro il dio della Luna Terah ma perdette. Comprò una moglie costosa. Suo figlio, Danel, fu un genio.
Kolpia: Dio del vento. Consorte di Bauu.
Kusor: Grande dio dei marinai e degli inventori. Fratello di Hasisu, artigiano degli dei. Inventò i mezzi meccanici, la pesca sulla barca, l'architettura e la navigazione.
Latpon: Dio della magia e della saggezza. Patrono dei praticanti. Figlio di El e di Asherat-del-mare.
Magos: Dio dell'allevamento degli animali. Patrono dei pastori e degli allevatori. Fratello di Amunos.
Mastiman: Dio dei morti, servo di Mot. Strangola i prescelti dal suo signore.
Melkart: Dio della forza, dell'impegno e dell'espansione fenicia. Patrono degli esploratori e dei viaggiatori. Il suo simbolo è l'orizzonte, dove il sole incontra il mare. Indossa una pelle di leone, è il greco Eracle.
Misor: Dio della giustizia. Fratello di Sydyk. Scoprì il sale. Padre di Tauutos.
Moloch: Grande dio dei disastri, delle piaghe, dei vulcani, delle regioni infernali. Era propiziato con sacrifici. Appariva come un nero minotauro con ali da pipistrello e tre occhi gialli, mentre sputava fuoco.
Mot: Dio della morte e della siccità. Favorì il figlio di El, finché fu ucciso dalla dea Anat. Il suo simbolo è una vite appassita intrecciata a teschio.
Ousoos: Dio delle vesti, delle tinte, e del commercio. Fratello e rivale di Samemroumos.
Pataecians (Pataiko): Aiutava gli spiriti potenti del bene mandati a proteggere i fenici che navigavano. Patechus: Grande dio delle navi, della navigazione e dei viaggi oceanici. Patrono dei viaggiatori, dei naviganti e degli esploratori. I suoi servi, i Pateciani, proteggevano le navi fenicie.
Pidray: Dea della nebbia e della foschia. Figlia di Baal.
Pughat: Eroina mortale. Conosceva i segreti dell'astrologia. Figlia di Danel, sorella di Aqhat.
Quadesh: Dea della luce stellare, della selva, dell'astrologia. Assistente di Anat nei sacrifici; Consorte di Resheph. Appariva come una donna giovane vestita di verde e argento.
Resheph (Amurru): Dio dei tuoni, della selva e della musica. Assistente di Anat nei sacrifici. Consorte di Quadesh. Appariva come un giovane guerriero che portava un tridente saettante.
Ruti: Dio dell'arte della guerra e della milizia. Figlio di El e di Asherat-del-mare. Appariva come un uomo con testa leonina.
Sahar: Dea dell'alba. Figlia di El e di Asherat-del-mare. Gemella di Salem.
Salem: Dea della sera. Figlia di El e di Asherat-del-mare. Gemella di Sahar.
Samemroumos (Hypsouranious): Dio del rifugio, delle costruzione e dei costruttori. Fratello e rivale di Ousoos.
Sapas: Dea della luce e dell'esplorazione sotterranea. Figlia di El e di Asherat-del-mare.
Siba'ni: Semidio del furto, della fortuna, e delle relazioni pericolose. Figlio di Terah e di Amat-Asherat. Sua madre restò nel deserto 7 anni per purificarsi prima della sua nascita.
Sydyk: Dio della giustizia. Fratello di Misor. I suoi discendenti, i Kabiri (forse i Cabeiri greci) perfezionò la navigazione, e divennero i Pateciani al servizio del dio Patechus. Appariva come un uomo con un elmo piumato, che portava una lancia.
Tallay: Dea della pioggia e della rugiada. Figlia di Baal.
Tammuz (chiamato Adone dai greci): Dio del raccolto, avendo imparato da Mot e Aleyin. Nato da un albero myrrh nel quale sua madre (Myrrha) l'ha trasformato. In veste mortale era un giovane bellissimo, adorato dalla dea greca Afrodite. Fu ucciso da un maiale che stava cacciando: il ruscello dove cadde fluisce rosso come il sangue ogni anno; si dice che gli anemoni sboccino per lui.
Tanit: Grande dea della luna, della maternità, della magia. Appare come una donna velata e avvolta da piume di colomba. Le colombe le erano gradite e sacre. Consorte di Baal Hammon. I suoi simboli sono una staffa sormontata da un disco e un triangolo con un cerchio al suo apice.
Tauutos: Dio della scrittura e dell'insegnamento. Messaggero degli dei. Inventò i primi caratteri scritti. Patrono dei saggi, degli scribi, e dei bibliotecari. Figlio di Misor.
Technites: Dio dell'arte muraria, della costruzione dei mattoni e dei tetti. Patrono degli artigiani. Fratello di Geinos.
Terah: Dio della luna calante e dei segreti. Consorte di Amat-Asherat, padre di Siba'ni.
Yam: Grande dio del mare, delle creature che lo abitano e dei terremoti. Avversario di Baal.
Yatpan, eroe mortale: seguace di Anat, ha ucciso Aqhat per lei. Venne assassinato da Pughat, sorella di Aqhat.
Nell'immagine: Bes, fotografato al Museo Archeologico di Cagliari.
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