Magazine Psicologia
Il gioco dell’esistenza è sopravvivenza e ricerca di senso.
L’uomo consuma l’intangibile nella stessa forma del tangibile.
Dio, la religione solo valori, regole di riferimento utili alla convivenza sociale... ma solo apparenza.
Il vero senso lo si assapora amaramente l’istante dopo, i veli cadono e la religione appare chiaramente per ciò che è, un aberrante strumento identificativo culturale, che, di fatto, emerge utile solo per affermare differenze, vantaggi, privilegi, una sorta di rigonfiamento egoico che avviene proprio attraverso l’esasperazione dei valori in essa contenuti.
La sua storia è guerra, sopraffazione e annientamento dell’altro pretestualmente diverso da sé.
Le religioni solo strumento narcisistico funzionale alla logica del più forte che è implicita alla lotta per la sopravvivenza!
Mazzani Maurizio