Maestra di piano di mezza età vive ancora con la madre e sfoga le proprie repressioni sessuali nel voyeurismo e nel masochismo. Un ragazzo si innamora di lei ma non riesce a farla uscire dal vortice. C’è la malattia, c’è un’attrice eccezionalmente brava e affascinante. Il resto viene relegato un po' in secondo piano. Film che non può non aver profondamente ispirato Black Swan (D. Aronofsky, 2010).
Preludio al più maturo The Royal Tenenbaums (2001), che ne riprende lo stile (inconfondibile) e la fanciullesca ironia. A tratti simpatico e, soprattutto, ben girato. Ma alle opere di Anderson manca qualcosa. I suoi film ricordano la nouvelle cuisine (mi scuso per il paragone): ottime composizioni che non saziano più di tanto.
Paradiso + Inferno o Requiem for a dream (D. Aronofsky, 2000) + Christiane F. – Noi, ragazzi dello Zoo di Berlino (U. Edel, 1981)?