BICEFALO - Vuoto o con il cervello? E... il cuore?
La notte, senza luna, rischiarata dalla splendente distesa di neve, era infinita, perduta nell’ irreale paesaggio. Accovacciato nella buca, insensibile, inesistente, vuoto, piccola macchia grigia. Ascoltavo. Nessun movimento. Solo il silenzio disturbava l’udito. L’inferno doveva essere con le stagioni e a me era toccata questa. Ma… io non avevo peccato. Avevo sparato, certamente non ucciso, sono sicuro, almeno spero. Non avevo peccato, prima. Allora perché, perché all’inferno? Ricordo la piazza piena di gente entusiasta nell’inneggiare al duce che prometteva gloria e conquista. Ricordo la cartolina, il pianto di mia madre, il canaglie! stretto tra i denti di mio padre, il lungo viaggio. A morte i rossi! urlavano le camicie nere, mentre la mia angoscia pulsava nella gola. Nell’occupazione della fabbrica, nelle manifestazioni cantavo L’internazionale, invece diventai un traditore. Italiani! Arrendetevi! Urlava un altoparlante, così come il giorno prima. Arrendetevi! Italiani! Arrendetevi! Poi, profondo silenzio. All’improvviso un rumore assordante come di mille trattori. Guardai in quella direzione e vidi solo il bianco della neve. Il rumore aumentava sempre di più, assordante come di mille e mille e mille trattori. Apparve, all’orizzonte una enorme macchia nera, dalla quale saettavano lunghe lingue di fuoco, le esplosioni e il fischio dei proiettili laceravano l’aria, facendo schizzare la neve, che ricadeva al suolo rossa di sangue, in mezzo alle grida di dolore. La enorme macchia nera si avvicinava ingigantendosi, sempre più rumorosamente insopportabile, sembrava che il cervello esplodesse. Poi, di nuovo, improvviso il silenzio. Italiani! Gettate le armi!Raggruppatevi! Camminate da quella parte! Avanti! Il rumore dei motori ricominciò assordante e gli enormi carri armati, con le lunghe lingue di fuoco, ripresero l’ avanzata micidiale.
LA COSA PIU’ IMPORTANTE
Non importa chi tu sia
uomo o donna
vecchio o fanciullo
operaio o contadino,
soldato o studente o commerciante;
non importa quale sia
il tuo credo politico
o quello religioso;
se ti chiedono qual è la cosa
più importante per l’umanità
rispondi
prima
dopo
sempre:
la pace!
-Li Tien Min-