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Renato Pierri: lettera aperta a Vittorio Messori

Creato il 24 ottobre 2012 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

Renato Pierri: lettera aperta a Vittorio MessoriGentile dottor Messori, perché tanto astio?

Gentile direttore, Vittorio Messori su Il Giornale del 21 ottobre, rivolta tranquillamente la frittata: da ingiusto “aggressore” tenta di farsi passare per l’innocente “aggredito”. Il 20 maggio 2012, a proposito del mio saggio sulle apparizioni di Lourdes, con tono di superiorità e mal celato astio, scriveva su Il Sole 24 Ore: “Un Renato Pierri a me, come a molti altri, ignoto quale esperto di quegli eventi”, fingendo d’ignorare che “Un Renato Pierri”, professore di religione cattolica (la qualifica non si perde con la fine del servizio attivo), aveva già scritto in precedenza tre libri d’argomento religioso, tra i quali uno su Nostra Signora di Fatima. Gli scrissi, chiedendogli come mai si fosse affrettato a chiedere alla mia casa editrice una copia del mio saggio su Lourdes, considerato che non ero un esperto….”. Lui, in data 5 giugno 2012 (mail che conservo) mi rispondeva giustificandosi in qualche modo, e assicurandomi che aveva “letto il libro con attenzione, come avrei potuto costatare, quando sarebbe uscito il suo saggio su Bernadette”, e mi augurava buon lavoro. Esce il suo libro, e con sconcerto costato che tra i cinquanta argomenti del mio saggio che dimostrano l’assoluta infondatezza delle apparizioni di Lourdes, Messori cita l’unico passo che può maldestramente confutare. Cita il passo, ma col solito astio, e venendo meno ad una doverosa regola, omette sia il titolo del libro, sia l’autore. E questo, senza che io gli abbia mai fatto niente di male. La mia colpa è di non credere alle apparizioni di Lourdes. Nella lettera a Il Giornale, mi definisce “grafomane”. Non sono un grafomane: ho scritto appena quattro libri, e un migliaio di lettere ai giornali, molte delle quali su problemi politici e sociali, altre d’argomento religioso. Soffre, come molte persone, per il fatto che i giornali pubblicano le mie lettere, molte col mio nome, altre con pseudonimi. I giornali non badano alla firma, ma al contenuto delle lettere, e le pubblicano se le trovano interessanti per i lettori. Del resto, l’uso di pseudonimi è vecchio come il mondo, e ritengo che il ricorso ad un mezzo innocuo per la diffusione delle idee, sia più che lecito. Ma io dei miei pseudonimi non ho mai fatto mistero. Nel mio saggio, infatti, sulla povera Bernadette da tutti ingannata, riporto alcune mie lettere con in calce firme che dichiaro apertamente essere miei pseudonimi. Messori lo ha letto, e lo sa bene. Nella lettera a Il Giornale, Messori scrive “Questo signore si dice cattolico, anzi, già docente di religione, ma quelle sue missive sono quanto meno di un ossessivo anticlericalismo”. Affermazione senza uno straccio di prova. Se io sono anticlericale, allora lo era anche il cardinale Carlo Maria Martini, e lo è anche Vito Mancuso. Io mi limito, alle volte, a segnalare gli errori della Chiesa. Tutto qua. Messori si lamenta poi poiché Attilio Doni (pseudonimo?) afferma che nel suo libro non c’è niente di nuovo e che il mio saggio dice la verità sugli avvenimenti di Lourdes, alla luce dei documenti e del Vangelo. Così è, fino a prova contraria. Ma perché tanto astio?

Renato Pierri

Nota redazionale: Rosebud non ha difficoltà a pubblicare questa lettera (sebbene per correttezza occorre dibadire che un minimo editing è stato apportato) che ci è stata inviata e che ripropone questa sorta di querelle “mariana”. Tuttavia, al momento abbiamo solo la versione di una parte, ragion per cui qualora lo stesso dottor Messori, o un suo fan, ammiratore, volesse replicare, correggere, smentire siamo qui per dare voce anche a loro. Il tutto fermo restando che le opinioni espresse nella lettera di cui sopra non sono quelle della redazione e fermo restando che qualsiasi giornale abbia pubblicato recensioni dove il dottor Pierri è stato citato dovrebbe come minimo concedere diritto di replica. Ma, soprattutto, fermo restando che Rosebud per sua natura è un giornale se non allergico sicuramente scettico davanti a simili faccende. E se non si fosse pure astemi l’unica “apparizione” su cui si sarebbe disposti a scommettere un centesimo greco (post neo invasione merkeliana) è quella di diverse pinte di birra sui banconi dei pub irlandesi durante l’incoming weekend di Halloween. Ma senza, naturalmente, voler mancare di rispetto a nessuno o a chi coltiva questo tipo di spiritualità, si intende!

Featured image fortezza di Lourdes, fonte Wikipedia.

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