Cosenza, a Rende proseguo l’operazione Terminator. Dalle prime luci dell’alba sono in corso a Rende alcune perquisizioni ad opera dei carabinieri di Cosenza e della Dia di Catanzaro nei confronti di presunti esponenti delle cosche della ‘ndrangheta cosentina, le perquisizioni, si apprende dall’Ansa riguarderebbero alcuni servizi affidati dal Comune di Rende ai familiari di alcuni esponenti della criminalità organizzata.
Perquisiti in particolare sei persone, due società ed un bar. Il tutto sarebbe teso a chiarire i presunti rapporti tra il Comune di Rende e gli esponenti presunti tali affiliati alle cosche locali. L’attenzione degli investigatori della Dia di Catanzaro e dei carabinieri di Cosenza, coordinati dalla Dda, si é concentrata sull’affidamento del servizio mensa avvenuta nel 2010-2011 e la concessione di un locale del Comune per la realizzazione di un bar.
L’inchiesta Terminator riguardava, riporta l’Ansa, la gestione delle cooperative del Comune, ha portato nel dicembre del 2012 all’arresto dell’ex sindaco di Rende, Umberto Bernaudo, e dell’ex assessore comunale, Pietro Paolo Ruffolo, per i quali si ipotizzava il reato di corruzione e corruzione elettorale. Poche settimane dopo l’arresto il tribunale della libertà di Catanzaro ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare ed ha rimesso in libertà i due esponenti politici. A seguito dell’arresto di Bernaudo e Ruffolo è stato disposto l’accesso antimafia nel Comune di Rende.