Rendimenti BTp ai minimi dal 2010, torna la fiducia sui titoli di Stato

Da Mrinvest

Rendimenti BTp decennali sotto il 4,5%. In tre giorni collocati quasi 18 miliardi di euro di titoli del debito pubblico

Sembra essersi consolidata la fiducia dei mercati finanziari verso i titoli di Stato italiani. Tra martedì ed oggi, il Tesoro ha collocato quasi 18 miliardi di euro in titoli a breve ed a medio-lungo termine. I rendimenti BTp sono scesi a livelli impensabili fino a qualche tempo fa.

Ieri, è stata la volta dei BoT a sei mesi, ultima emissione prevista per quest’anno, per un controvalore di 7,5 miliardi. La domanda è stata 1,65 volte superiore all’offerta, in crescita rispetto al rapporto di 1,52 di ottobre. Ed il rendimento è sceso sotto la soglia dell’1% per la prima volta dal mese di aprile del 2010, attestandosi mediamente allo 0,919%, in netta discesa dal precedente 1,347% di ottobre.

Il giorno precedente era toccato ai Ctz, con scadenza settembre 2014, piazzati dal Tesoro per

3,5 miliardi ad un rendimento in calo al 1,923% dal 2,397% dell’asta di settembre, il tasso più basso toccato dall’ottobre 2010, per un rapporto di copertura di 1,50. E sempre martedì era stato il turno anche dei BTp indicizzati all’inflazione, collocati per complessivi un miliardo di euro e con scadenza settembre 2019 e settembre 2026. I rendimenti BTp sono stati rispettivamente del 2,53% e del 3,49%.

Oggi, il Tesoro ha finito la raffica delle emissioni del mese, tornando a rifinanziarsi sul mercato per altri 6 miliardi circa. In particolare, sono stati collocati 3 miliardi in BTp a 5 anni, con scadenza 01/11/2017. I rendimenti BTp medi lordi sono scesi al 3,23% dal 3,80% registrati ad ottobre, malgrado la domanda abbia superato l’offerta di 1,239 volte contro l’1,492 di un mese fa.

Clamorosa anche la discesa dei rendimenti BTp decennali, con scadenza 01/11/2022, che si sono attestati al 4,45% contro il 4,92% di solo un mese fa, riscuotendo una domanda per 3,53 miliardi, a fronte dei 2,982 miliardi offerti, per un bid-to-cover di 1,18.

Complessivamente, quindi, la curva dei tassi mostra segnali di sgonfiamento lungo tutte le scadenze e questo sarà destinato ad attirare probabilmente una domanda minore da parte del piccolo investitore domestico, sebbene si tratti di un beneficio per le casse dello Stato, come dimostra la domanda non brillante di oggi sul tratto a 5-10 anni.
Prossime scadenze saranno il 12 e 13 dicembre, quando il Tesoro offrirà BoT ad un anno e BTp triennali.


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