Sei anni dopo Lucille, vincitore del prestigioso premio René Goscinny al Festival Internazionale di Fumetto di Angoulême, Coconino Press pubblica il seguito: Renée di Ludovic Debeurme.
Renée riprende il racconto esattamente dalla fine dell’opera precedente. Lucille superata l’anoressia è ritornata a vivere con sua madre. Il suo fidanzato Arthur si trova in carcere per aver commesso un omicidio. Egli si trova a dividere la cella con un vecchio detenuto, che afferma di essere in prigione per frode fiscale, ma è sospettato in realtà di essere un pedofilo. Intanto entra in scena Renée, una ragazza che intrattiene una relazione difficile con Pierre, un uomo sposato. Lucille e Renée sono unite dall’esperienza comune di un padre assente e fallito, come assenti e falliti sono anche gli uomini di cui sono innamorate.
Lo stile di Debeume, di pari passo con le vite dei suoi protagonisti, è cambiato, “cresciuto” potremmo dire. La stilizzazione di Lucille lascia il passo in Renée a una maggiore espressività. Se le scene in cella (fisica per Arthur, mentale per Renée) prediligono sempre una stilizzazione dei personaggi, rappresentati come piccoli omini che si dibattono tra le quattro pareti, spesso le altre scene sfociano in primi piani realistici che ci permettono di “guardare in faccia” i protagonisti della storia.
Alle vicende dei protagonisti si uniscono vecchi racconti di mare, dove uomini senza speranza, consapevoli del loro destino tragico e incapaci di vivere la vita di tutti i giorni, decidono di prendere la via del mare per sfidare i propri demoni.
Renée che si imbuca non invitata a una festa si sente in imbarazzo e come Alice nel paese delle meraviglie vede il suo corpo crescere fino a riempire tutta la stanza.
Arthur chiuso in carcere si trasforma in farfalla per volare lontano e posarsi sulla testa della sua amata.
Le corde dell’altalena nei ricordi di Lucille diventano le gambe di un padre troppo alto da poter raggiungere. Deformazioni che sono metafore dei sentimenti e delle emozioni vissute dai protagonisti.
Sicuramente una graphic novel che chiede molto al lettore, che avvertirà la necessità di tornare indietro su quello che ha già letto per capire meglio la storia che lentamente si svela davanti ai suoi occhi.
Un’opera non facile ma proprio per questo unica nel suo genere.
Il lavoro di Debeurme potrebbe essere accostato a quello di Daniel Clowes e Charles Burns che descrivono la condizione dell’adolescente ai limiti dell’emarginazione. Giovani soli, spaesati, in cerca dell’amore, che si muovono a fatica in una realtà cruda e spietata.
Abbiamo parlato di:
Renée
Ludovic Debeurme
Traduzione di Francesca Scala
Coconino Press/Fandango, 2011
464 pagine, brossurato, bianco e nero – 29,00€
ISBN 9788876180323
Riferimenti:
Il sito di Ludovic Debeurme: ludovic.debeurme.free.fr