il fair play di Renzi
E’ finita come si pensava, con Bersani che ha vinto per distacco. Ma Matteo Renzi ha voluto chiudere la partita dando un bell’esempio di fair play, nel commosso discorso fatto in serata alla Fortezza da basso, nella sua Firenze. Renzi ha ammesso la sconfitta e ha rivendicato la bellezza della sfida, ringraziando i suoi per le belle emozioni di questo periodo intenso. Tutto molto bello, anche se poi, nel rispondere alle domande fatte dai giornalisti presenti a La7, Renzi ha ripetuto gli stessi concetti, per filo e per segno, in modo un po’ meccanico. Si è avuta per l’ultima di una lunga serie di volte la sensazione di un modo di esprimersi troppo preparato, di concetti mandati a memoria e riproposti dopo ogni sollecitazione tali e quali, un po’ asettici, meccanici. Quella tensione emotiva, quel groppo in gola che si era percepito quando il giovane sindaco accettava la sconfitta senza sminuirne la portata e senza rivendicare l’ottimo risultato elettorale ottenuto resta lì ad alimentare lo stesso dubbio di tutti questi mesi: è uno vero o si è costruito un personaggio da recitare in campagna elettorale? Comunque sia, ben più di un milione di persone lo ha indicato come il proprio candidato premier, non è cosa da poco e tutti faranno bene a tenerne conto.