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Renzi censura Toscani. L’etica laica tra la morale religiosa e il nulla.

Creato il 13 aprile 2011 da Cristiana

Matteo Renzi è stato da poco incoronato il sindaco più amato (in percentuale) d’Italia. E’ in carica da due anni ed è ancora presto per dare giudizi complessivi sul suo operato di sindaco, almeno per come la vedo io che rifuggo ogni forma di fanatismo. E’ un personaggio molto mediatico e usa le parole come martelli nello stesso momento in cui la politica del centro sinistra sembra imbrigliata nei giri di parole e nella fumosità linguistica che sembra dire tutto e invece dice niente. Lo osservo da molto e da vicino venendo dal suo stesso partito. Detesto sia chi lo ha già nominato premier sia chi lo bolla come un berlusconide, solo perché sorride più di altri o ha la battuta pronta. L’invito che faccio rispetto a uno come Renzi è quello di osservarlo laicamente. Lo stesso che rivolgo ai religiosi di fede vendoliana o ai dalemini scalzi, ricordando a tutti che non saremo salvati da un leader (questo sì concetto di berlusconiana memoria) ma da un lavoro di squadra di generazione, di genere con inserimenti di antica saggezza che non mancano. Di sicuro il centro sinistra dovrà cambiare, se non rottamando un bel po’ di dirigenti figli dei metodi del secolo scorso, con un bel ricambio coraggioso, fondato sul merito e sulla competenza che a giovani e donne (i grandi esclusi del panorama politico) non mancano. Continua a leggere qui. Scritto per Tiscali.


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