Associando i violenti ad un’immagine respingente ma grottesca, appunto quella dei “figli di papà”, mantenuti dai genitori, il Premier li ha infatti colpiti nella loro dignità “rivoluzionaria”, spogliandoli, agli occhi dei cittadini, di ogni credibilità antagonistica. Una presa di posizione più severa, avrebbe al contrario comportato l’elevazione dei facinorosi al rango di nemici del sistema e dello status quo, da Renzi rappresentati.
Di nuovo, abbiamo due elementi chiave del registro comunicativo della propaganda politica: la “proiezione”-”analogia“ e la “semplificazione”.