Persino per uno che "padroneggia" (si fa per dire) la lingua inglese come Renzi, non dovrebbe essere un'impresa titanica capire cosa voglia dire "Strictly Confidential". Vuol dire esattamente strictly confidential. E cioè qualcosa destinata a restare confinata alla conoscenza di mittente e destinatario. Punto. Non ci sono altre interpretazioni di comodo che tengano.
Se Renzi, come pateticamente spiegato a posteriori, arrampicandosi sui vetri, non accetta "i metodi dei tempi in cui le cose "restavano segrete", ha a portata di mano una sola soluzione: respingere le lettera protocollata come "strictly confidential" senza neanche aprirla, e spiegando all'interlocutore che lui non accetta le vecchie liturgie. Insomma, siamo alla teoria dello "streaming grillino" anche per le lettere, sempre esistite nelle diplomazie serie, non destinate alla diffusione? Non piacciono le liturgie della "vecchia politica" perchè noi siamo "ggiovani, tanto ggiovani"? Si avverta di non condividere il sistema delle lettere riservate, e si cercano altri sistemi.
Invece il nostro statista riceve la lettera "strictly confidential", e questa lettera alle 2:20 di notte è già online. Ma come... Renzi è noto alle polizie di tutto il mondo come un "Serial Twitter"... Solo Katainen non lo sapeva? Ed ecco la lettera "strictly confidential" di Katainen, in tutta la sua sputtanante chiarezza:
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E veniamo alle reazioni del bulletto di Frignano. Ha chiesto scusa (o lo ha fatto fare a Padoan) per la pubblicazione della lettera "strictly confidential", magari scaricando la colpa su Padoan, su una segretaria distratta, o sulla Spectre? No. Ha rivendicato il suo diritto di rifiutare i "riti della vecchia politica", e di amare le "cose in chiaro". Pezza peggiore del buso, perchè se non ti aggrada la vecchia diplomazia delle lettere "strictly confidentials", lo dici prima, e preghi l'interlocutore di inviare SEMPRE e SOLO materiale pubbliciabile. Non accetti di ricevere materiale "strictly confidential" cha ad horas è già su internet. Vero, Matteo?
Ma proseguiamo col "bullismo da periferia". Barroso, commissario uscente, si incazza per la pubblicazione della lettera "strictly confidential". Il Renzino crede ci poter scaricare Barroso sottolineando che è il commissario "in scadenza" (tradotto: che non conta un cazzo). Katainen, che è un signore, dichiara alla stampa che fra lui e Barroso c'è piena intesa, e che la sua azione da nuovo commissario è in "piena e totale continuità" con l'operato di Barroso. Il Bulletto è servito.
Ma non finisce qui, perchè il Capetto Boy Scout, anche nel merito, tenta di sminuire la portata del cartellino giallo (che sarebbe più corretto definire "cartellino arancione", virante al rosso). Vogliamo vederli, gli appunti principali contenuti nella "richiesta di chiarimenti" di Katainen? Estraiamo "fior da fiore":
"L'Italia prevede una significativa deviazione dal richiesto percorso di aggiustamento strutturale verso gli obiettivi di medio termine nel 2015 sulla base di della prevista modifica al bilancio strutturale. Rispetto alla Legge si stabilità 2014 il piano di bilancio dell'Italia pospone il raggiungimento degli obiettivi di medio termine al 2017 e rallenta la riduzione del debito sul Pil negli anni a venire". Cosa chiede Bruxelles a Roma? Sono due i punti che Katainen chiede all'Italia di spiegare: "Perché l'Italia programma di non rispettare il patto di stabilità nel 2015″ e "come assicurerà un pieno rispetto degli obblighi della politica di bilancio nel 2015″A noi non sembra roba da poco, perchè si contesta la pretesa di rinviare di ben due anni il pareggio di bilancio, si mette totalmente in discussione, di fatto, l'impianto del "fiscal compact", si avanzano forti dubbi sulle coperture finanziarie, si avanzano dubbi sulla irrinunciabile riduzione dell'immenso debito pubblico. E Renzi farebbe bene a non sbraitare che la Francia "sfora più di noi", perchè Renzi dovrebbe sapere meglio di noi che la Francia, con un debito pubblico al 95% del PIL (e non al 137%), rispetto all'Italia potrebbe consentirsi il lusso di sforare di un punto all'anno più di noi per quarant'anni, prima di diventare un problema grosso come l'Italia.
Poi, un'altra perla: di fronte a questa lettera, il bullo risponde:
"Stiamo discutendo di uno o due miliardi di differenza, possiamo metterli anche domattina", "corrispondono ad un piccolissimo sforzo"Davvero, Renzi? Allora, anzichè annunciarlo, con un tono fra lo spaccone e l'irato, FALLO. Credo Che anche in Europa comincino ad essere stufi della tua . Altrimenti facciamo bene noi a pensare a te come al famoso personaggio de "Gli Intoccabili", "tutto chiacchiere e distintivo". E' da otto mesi che fai chiacchiere, con l'aggiunta di qualche mancetta elettorale che non potevi permetterti, ma che hai dato lo stesso.
Infine, per chiudere "in bruttezza", Renzi lancia l'avvertimento in stile vagamente mafioso, la madre di tutte le minacce, l'arma "fine-di-mondo": l'Italia che farà le pulci ai conti dell'Europa:
"...è finito il tempo delle lettere segrete, è il momento della trasparenza e della chiarezza [...] pubblicheremo non solo la lettera" inviata dall'Ue, "ma tutti i dati economici di quanto si spende in questi palazzi, sarà molto divertente. Con l'Italia l'open data sarà totale, vogliamo che sia chiaro tutto ciò che viene da Bruxelles, che ci sia una chiarezza più ampia". Secondo il premier, infatti, questo è "l'unico modo per aiutare i cittadini a capire" ed è "soltanto l'inizio": "Chiederemo che ogni dato sensibile della Commissione sia pubblicato".
Afferrata la "finesse"? Renzi, al commissario europeo che - facendo il suo mestiere - chiede chiarimenti - risponde con la velata minaccia ricattatoria di "chiedere di vedere i conti dell'Europa"... AIUTO! qualcuno spieghi a Renzi che:
-a) i conti dell'Europa sono DA SEMPRE pubblici, poichè soggetti all'approvazione - a preventivo e a consuntivo, da parte dei paesi membri in "plenaria";
-b) che Renzi i conti dell'Europa deve conoscerli perchè li ha (basta che sia capace di cercarli, di trovarli, di leggerli e di capire cosa legge);
-c) che l'Italia, contando per circa un quarto del bilancio europeo, "non è estranea" - nel bene e nel male - ai conti europei;
-d) che l'Italia, coi suoi 2,165 miliardi di euro di debito consolidato (superiore in percentuale sul PIl SOLO a a quello della Grecia), dovrebbe piuttosto tentare di spiegare come faccia un paese che ha il 137% di debito sul pil a far diminuire questa percentuale - sia pure dello zerivirgola - fin quando l'avanzo primario non supererà il costo del servizio del debito.
Si dia e ci dia queste spiegazioni, prima di partorire la spacconata di mettere in riga l'Europa.
Tafanus