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A parte il fatto che il problema non è tanto avere ottanta euro in più in busta paga, quando con l’operazione euro ti hanno ridotto lo stipendio del 50%, diGiamo. si può comunque dire che in tempi di bisogno ottanta euro sono sempre meglio di un calcio nel sedere, specialmente dopo che oltre allo stipendio dimezzato si è stati tartassati da qualsiasi altra cosa fosse in grado di tartassarci, tanto che io in persona che facevo conto dal 1° gennaio su un modestissimo aumento Istat alla mia modestissima pensione mi sono ritrovato invece con una diminuzione mensile di €. 24 “giustificata”, mi hanno risposto, con l’aumento dell’Irpef.
Ma a questo punto voi direte: ma allora dovresti davvero essere contento di questa tanto strombazzata riduzione del cuneo fiscale che porta questo aumento nelle buste paga dei dipendenti, in quanto in qualche modo ti ripaga, seppur in minima parte.
Ed è qui che casca l’asino. Avete detto bene dicendo “aumento in busta paga”, infatti, a me che hanno tolto €. 24 al mese dalla pensione, non saranno dati gli ottanta euro perché la pensione non mi arriva in busta paga. Cioè un lavoratore dopo 35/40 anni di lavoro nei quali gli sono state fatte tutte le trattenute che hanno voluto insindacabilmente, una volta in pensione scopre che la sua retribuzione mensile – che si era messo da parte in quarant’anni di lavoro per questi anni di vecchiaia versandola obbligatoriamente all’Inps - non si chiama più busta paga e comunque, questa, non ha più titolo per beneficiare di un piccolo vantaggio di cui beneficiano invece gli altri che, se vogliamo dirla tutta, non hanno ancora versato i contributi per quarant’anni, come hanno fatto i pensionati.
Ma non basta, l’asino casca ancora, perché neppure i co.co.co o come si chiamino.. forse qui.pro.quo, percepiscono vere buste paga, e manco a dirlo neppure le partite iva, e nemmeno gli artigiani… Figuriamoci quelli che sono stati esodati con un calcio in culo e due pesci in faccia.
Allora chi beneficerà di questi famosi ottanta euro offerti così generosamente dal presidente del consiglio Renzi? Semplice: quelli che in qualche modo già si portano a casa mensilmente qualcosa… quelli che hanno una “busta paga” sicura, per quanto possa essere sicuro qualcosa oggi. Quelli che in fondo stanno bene così, con questo regime clientelare. Potenzialmente quelli che votano per il Partito Democratico.
IL CRONISTA
Renzi fa l’aumento in busta a elettori Pd