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Renzi non l’ha mai votato nessuno alla guida del Paese e questo è un dato incontrovertibile. Come pure il fatto che, nonostante due anni di permanenza a Palazzo Chigi, l'Italia è rimasta ferma nelle paludi della crisi, in balia delle supposte di ottimismo profuse a piene mani dal governo che riforma tutto per non cambiare niente! E' anche per questo che il "premier senza voto" continua a non piacerci. Neppure come avveniva nei matrimoni combinati, dove dopo qualche anno di convivenza gli sposini scoprivano di volersi bene, il "premier senza voto" riesce a piacere agli italiani che proprio non ce la fanno a mandar giù la storiella del 'bicchiere mezzo pieno', quando sulle loro tavole il 'piatto resta vuoto'! Studenti, insegnanti e genitori sono in piazza a manifestare contro la “buona scuola”. Poliziotti e carabinieri sono infuriati conto la questua che il governo si appresterebbe a versare nelle buste paga delle forze dell’ordine. Il pubblico impiego, dopo anni di blocchi stipendiali ed averci rimesso pure gli arretrati, ancora aspetta e spera e s’incazza anch'esso perché i paventati aumenti non basterebbero neppure a prendere un caffè al distributore automatico. I pensionati che, invece, gli arretrati della perequazione della pensione al costo della vita li stanno prendendo ma a rate e non tutti secondo quanto gli sarebbe spettato, sono avvelenati di più. Medici, infermieri e pazienti sono imbufaliti per i tagli alla Sanità. E persino i renziani dei famigerati 80euro delle elezioni europee sono incavolati da che hanno scoperto che il governo tra una tassa, un’imposta e un balzello quei pochi spiccioli se li è già ripresi indietro e pure con tanto d’interessi. Restano tiepidi, ma guardinghi, i proprietari della prima abitazione perché già fiutano nell'aria puzza di fregatura: tolta una Tasi, arrivano altre due/tre tasse ed in questo caso dismettere anzitempo le mutande di latta sarebbe poco salutare! Renzi - esclusi mamma e papà, ma anche sul loro gradimento per il figliolo è un rischio metterci la mano sul fuoco - non piace neppure ai “suoi”: una parte dei quali è rimasta al Nazzareno da separata in casa e l’altra si è auto-espulsa dal PdR (il Partito di Renzi) per andare a vivere da sola, in Sinistra Italiana. Insomma, il “premier senza voto” forse piace solo a se stesso e agli evasori che, peraltro, cominciano anch’essi a storcere il naso sulla soglia dei 3mila euro del contante spendibile. Comunque sta di fatto che alla stragrande maggioranza degli italiani questo "premier senza voto" non piace neanche un po’!