Renzi strizza l'occhio a Grillo: "Ragazzi, lavoriamo insieme!".

Nel day after del tracollo di Roma e di tutte le altre città chiamate al voto il flop elettorale agita le già turbolenti acque del Movimento5stelle! E mentre il leader Beppe Grillo dà la colpa agli italiani, agli italiani dell'Italia "A", quella dei garantiti, e se la prende col popolo bue che non l’ha votato, all'interno del Movimento c’è fermento. C'è chi incassa la sconfitta liquidandola essenzialmente come un test locale non paragonabile alle politiche, chi la giustifica spiegando che, tutto sommato, il movimento ha tenuto, c’è chi prepara lo sbarco in tv, nella convinzione che la strategia del silenzio, imposta dal grande capo, non è premiante! Ma c’è soprattutto chi ancora oggi s’interroga sul rifiuto espresso dal movimento al corteggiamento governativo di Bersani liquidato con un “No” senza possibilità di dialogo. E poi c’è la questione romana che agita, e non poco, il Movimento. C'è, insomma, chi quel “dialogo” vorrebbe riaprirlo proprio nella Capitale: allora che cosa fare al ballottaggio? Votare Alemanno non se ne parla proprio! E allora? Appoggiare Marino, dare libertà di coscienza o caldeggiare l'astensionismo? La linea ufficiale è quella del ‘meglio soli che male accompagnati’, ma non tutti i pentastellati la pensano così. Qualcuno tra i M5S mugugna, vorrebbe un referendum tra la base, ma Grillo e Casaleggio sarebbero contrari, anche perchè gli umori della base sarebbero già stati “sondati” più o meno direttamente e ne  sarebbe emerso che buona parte dei grillini vedrebbe bene un endorsement per Marino. Ma Beppe Grillo scioglierà il nodo capitolino con un referendum romano? Comunque sia lo schiaffone delle comunali sembra aver riaperto a tutti gli effetti "la caccia al grillino"! L'invito a “collaborare con il Pd” rivolto al M5S stavolta arriva da Matteo Renzi: "C'é una parte dei 5Stelle che giustamente vuole ragionare con noi, e proprio le riforme sono il terreno su cui possiamo e dobbiamo sfidare Grillo", che "ha chiaramente perso le elezioni" ma "i temi che pone non sono meno forti di prima. Allora dico: ragazzi, lavoriamo insieme!".