Renzi sulla Via della Seta: in Kazakhstan per discutere di petrolio, gas ed Expo

Creato il 14 giugno 2014 da Alessandroronga @alexronga

“Il Kazakhstan è interessato ad avere buoni rapporti con il vostro paese. L’Italia è il nostro più grande partner commerciale e d’investimento: rappresenta il 13 per cento del fatturato totale del commercio estero del Kazakhstan e il volume totale degli investimenti italiani in nostra economia è di 6,5 miliardi di dollari. Inoltre, l’Italia è il più grande consumatore di petrolio kazako. Possiamo e dobbiamo dare un nuovo slancio alla nostra cooperazione”: con queste parole il presidente kazako Nursultan Nazarbaev ha accolto ieri Matteo Renzi in visita in Kazakhstan, tappa finale del tour asiatico del premier italiano. Un incontro-lampo nella capitale Astana, dove sono state discusse le priorità della cooperazione italo-kazaka in campo commerciale, economico e degli investimenti.

I due hanno brevemente affrontato le prospettive di sviluppo dei rapporti italo-kazaki per ciò che riguarda i settori energetico (petrolio e gas), i trasporti e l’agricoltura, ma anche della cooperazione tra il Kazakhstan e l’Unione europea nel semestre di presidenza italiana che comincia il 1°luglio prossimo. Non sono mancati riferimenti all’Expo italiano del prossimo anno e a quello del 2017, che verrà ospitato proprio ad Astana.

Nell’ambito del vertice, sono stati firmati accordi per la realizzazione di un progetto di esplorazione geologica della regione di Isatai, volta alla ricerca di nuovi giacimenti petroliferi tra la kazaka KazMunaiGas JSC e l’ Eni.

Il Kazakhstan è ormai il cuore finanziario dell’Asia Centrale, grazie anche ad un clima economico molto favorevole al business e all’imprenditorialità, che indiscutibilmente ha avuto ripercussioni positive anche sulla qualità della vita, decisamente migliore rispetto alle altre nazioni dell’Asia ex sovietica. Negli ultimi anni ha registrato ottime performance per la creazione d’impresa, per la tassazione sulle attività produttive e per la protezione degli investimenti esteri: basti pensare che in quest’ambito nel 2012 era al decimo posto al mondo, contro il 117° della vicina Russia.

Dal punto di vista politico, il Paese è invece rimasto al 1991, anno dell’indipendenza dall’Urss: Nazarbaev, una sorta di “monarca repubblicano”, è ininterrottamente al potere da allora, e nel 2011 è stato rieletto con circa il 96 per cento dei voti. In patria si dice che ambisca ad una carica presidenziale “a vita”: forse è per questo motivo che avrebbe commissionato ad alcuni scienziati dell’Università di Astana (a lui intitolata) la realizzazione di un elisir di lunga vita.


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