Dopo le vacanze estive il "premier senza voto" torna a vendere fumo rilanciando sul fisco: "Bisogna abbassare le tasse. Via Imu e Tasi per tutti dal 2016!". Benissimo! Menomale! Finalmente! Era ora! Bravo! Bis! Macchè!? E non è neppure un colpo di sole estivo, ma il solito colpo di scena di chi di mestiere fa l'attore e attualmente recita la parte del presidente del consiglio. Tant'è che a correggere il tiro interviene immediatamente il Ministero dell'economia: "Il taglio della Tasi non è per tutti. Deve restare per gli immobili di valore maggiore. Il taglio del carico fiscale sulla casa sarebbe comunque pari a due terzi dell'ammontare attuale". In principio il "premier senza voto" aveva parlato di abolizione di Tasi e Imu già dal prossimo settembre. Poi, evidentemente, l'estate e qualche giorno di vacanza devono averlo riportato coi piedi per terra, per cui ha annunciato che il "pacco Imu-Tasi" sarà pronto solo per il prossimo anno. Giusto il tempo di rivedere le rendite catastali, rivalutarle e riproporre con un altro nome, ad esempio la Iuc, una tassa sulla casa che sarà molto più pesante di Tasi e Imu messe insieme.