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Su Renzi occorre essere obiettivi: se l'annunciato taglio delle imposte per i redditi al di sotto dei 25 mila euro, e il trasferimento della tassazione dalla produzione alla rendita, sono proposte "oggettivamente" di sinistra, l'aver "dimenticato" i pensionati sotto quello stesso livello di reddito, e l'aver questa volta deciso (perché qui è stato già emanato un decreto-legge) che si possono reiterare contratti di lavoro a termine per 36 mesi, senza indicazione di alcuna causale, sono amnesie e proposte "oggettivamente" di destra. Si dirà: il governo Renzi non è di centro-sinistra, ci sono Alfano e i centristi. Se si considera, però, che la decisione sui contratti a termine ha avuto tra i suoi proponenti un ministro (Poletti) che fino a l'altro ieri era il presidente della Lega delle cooperative, questa volta i conti non tornano, o meglio, potrebbero tornare, se pensiamo che, ormai, anche il mondo delle cooperative aveva già perso molto dell'impronta originaria.
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