Renzini integralisti e Grillini talebani
Finisce così, nel modo più tragicomico possibile, il “Ventennio Berlusconiano”: tra una partita a scopa ed una tombolata tra anziani, il crepuscolo della Destra italiana è ormai sotto gli occhi di tutti; a Maggio sono previste le esequie.
Non che la cosiddetta Sinistra se la passi meglio, anzi, è già morta e sepolta da tempo. E’ stata uccisa l’8 Dicembre 2013, al costo di due Euro…
Dalla ceneri di berlusconiani e comunisti, ecco emergere due nuovi e loschi figuri, figli illegittimi di una politica corrotta e collusa, arrogante ed incompetente, preda di scandali e malaffare: il “renzino integralista” e il “grillino talebano”.
Non si tratta di elettori, ma di ultras irriducibili, tifosi sfegatati di una o dell’altra squadra, invaghiti del proprio leader, accecati dal loro malsano amore a tal punto da essere completamente privi di qualsiasi senso critico, ottusi, come lobotomizzati.
Il dialogo tra le parti è pressocchè impossibile, farcito dei soliti slogan, roboticamente cinguettati alla nausea e con crescente veemenza, come un disco incantato in loop continuo.
I renzini integralisti, tendenzialmente, sono elettori di sinistra, frustrati dalle cocenti sconfitte e infinite umiliazioni, pronti a tutto pur di vincere una volta nella vita, anche votare per qualcuno che di sinistra non è mai stato.
Siamo seri, c’è davvero qualcuno che nutre ancora dubbi in merito alla figura del buon Matteo Renzi? Un boy-scout democristiano cresciuto a pane e De Mita, nel segno e nel culto di Giulio Andreotti; un abilissimo venditore di fumo, di questo bisogna dargli atto (anche se di pessima qualità).
Il renzino integralista ha lo stomaco rivestito in ferro e titanio, a prova di fanfaluche, e gli occhi foderati di prosciutto: si tura il naso e trangugia di tutto, con ostentata ed imbarazzante naturalezza, eternamente rintronato da mille e più supercazzole.
Nonostante questo, negli ultimi tempi, è stato registrato un sostanziale aumento delle vendite di Maalox, formato convenienza, soprattutto in seguito alle scampagnate televisive di gente come Picierno, Bonafè e (senza) Speranza, della caratura di Scalfarotto, De Micheli o del neo Ministro della Difesa Pinotti, miss “gli F35 servono perché magari qualcuno ci lancia un missile”, sfollatori seriali di consensi a tempo pieno, un mix esplosivo di incompetenza ed ignoranza. Ci si chiede come Renzi possa permettere tutto ciò, bah…
Il grillino talebano, perfetta nemesi del collega, è una specie in rapida ascesa, anche se non si conosce con precisione il luogo di provenienza, un po’ qua e un po’ là.
Detentore della “verità assoluta”, il grillino talebano è sempre pronto a giustificare qualsiasi colpo di testa del proprio leader, sempre più confuso tra il suo ruolo politico e di comico; ne è prova l’ultimo post pubblicato ieri sul Blog, il fotomontaggio del lager di Auschwitz, un autogol di pessimo gusto che puzza lontano un miglio di autolesionismo compulsivo , ennesimo e grande assist per tutti i detrattori del Movimento. Non è certo con questi colpi di teatro che si vincono le elezioni, caro Beppe.
Alla luce di questo, siamo così sicuri che una spettacolarizzazione della politica, fatta di slogan da stadio, estremismi, conflitti di interessi, comici e teleimbonitori, sia “lavoltabuona”, che davvero significhi “andareoltre”?
Francamente, la vedo tesa.
Ricevuto e pubblicato.