A chi gli chiede di confermare indiscrezioni di alcuni organi di stampa secondo cui la prossima stagione sarà a Domenica In al fianco di Mara Venier, replica: «Non è vero, per adesso non se ne parla, ho altre cose da fare. Tra l'altro a settembre torneranno altre 10 puntate di L'altra (il programma firmato da Caterina Stagno, la tv d'autore di Renzo Arbore che ripercorre i suoi format attraverso immagini di repertorio, i suoi ricordi, e le testimonianze di amici e compagni di viaggio ndr). La verità è che io in tv continuo ad andare senza farla...».
Arbore ha spiegato come la sua è stata sempre «una tv artigianale, improvvisata» e probabilmente il motivo per cui non torna con un nuovo programma è proprio perchè oggi manca chi è in grado di improvvisare in tv. Devo ammettere che ci sono grandi professionisti, non voglio criticare nessuno, ma forse mancano la genuinità dell'improvvisazione».
A un giovane giurato del festival che chiede se un ragazzo del sud ha oggi possibilità di trovare sbocchi professionali nella musica, Arbore replica «i giovani delle periferie non hanno chance, perchè l'industria discografica e tv è solo a Roma e Milano. È difficile: spero che qualche tv ospiti la musica. Un tempo c'era Videomusic, c'erano tutti quelli che facevano musica, non solo i talenti all'X Factor o Amici».
Poi racconta «Lucio Battisti riteneva di avere una brutta voce e voleva fare solo l'autore, nessuno lo dice ma siamo stati io e Boncompagni a mettergli la chitarra in mano a Bandiera Gialla mandandolo in tv, da li il successo». A chi gli domanda se la sua come quella di Boncompagni sia stata una generazione di goliardi geniali dice: «il nostro è stato bollato come uno spirito deteriore. In realtà di goliardia ce n'era una buona e una cattiva. Ancora sopravvive in alcune università come Bologna e io ho preso anche una laurea in Goliardia dalle mani di Umberto Eco»
Poi rivela di aver lanciato anche Roberto Benigni «era uno dei pochi che all'epoca faceva umorismo toscano. Nacque così il personaggio del contadino dalle scarpe grosse e del cervello fino, nato a Misericordia».
Della musica italiana contemporanea dice «A me interessano molto i Cristicchi, Gazzè, Capossela, Britti, magari non proprio l'ultima generazione, ma sono bravissimi. Nel jazz siamo forse i migliori del mondo, da Paolo Fresu a Bollani». Protagonista sui palcoscenici mondiali, Arbore stasera italiano sarà in concerto all'Arena dello Stadio Troisi di Giffoni Valle Piana, accompagnato dai 15 elementi della Orchestra Italiana, premiato con il «Giffoni Experience Award» per aver portato con successo la musica e la cultura italiana al mondo