Un week end di studi e cultura è quello che va da venerdì 7 ottobre a domenica 9 a Gonnostramatza dove, presso la sala parrocchiale di Gonnostramatza si svolgerà un convegno sul partigiano Renzo Atzei e sui riflessi dell’8 settembre 1943 sui militanti sardi. L’iniziativa organizzata dal Comune e dalla Biblioteca gramsciana Onlus con la collaborazione scientifica dell’Issra, si articola in due sessioni e mostre con la partecipazione di storici e studiosi. La prima giornata coordinata da Luigi Manias propone un’analisi sulle motivazioni che portarono le varie anime della militanza politica in Sardegna a compiere scelte diverse dopo il proclama Badoglio. Si parlerà degli anarchici sardi dalla guerra di Spagna al 25 aprile (Costantino Cavalleri), dei cattolici dopo l’armistizio (Carlo Felice Casula), della scelta dei militari (Daniele Sanna), dei sardi nella Repubblica sociale (Angelo Abis) e della sinistra durante la guerra di Spagna e Salò (Paolo Soddu). Inizio dei lavori alle 16,30. Lo stesso giorno si inaugureranno le mostre fotografiche e documentarie “Una lunga difficile stagione” e “Gramsci in palco”.
Sabato 8 a partire dalle 18,30 Giuseppe Manias illustrerà la relazione “Gramsci raccontato per immagini”. La sessione di domenica coordinata da Walter Falgio sarà dedicata invece all’impegno di Atzei nella Resistenza in Jugoslavia (Giuseppe Manias), ai sardi partigiani nei Balcani (Simone Sechi) e agli italiani nella guerra di liberazione jugoslava (Costantino Di Sante). Chiudono le relazioni di Aldo Borghesi su partigiani e resistenti della Marmilla e di Sergio Goretti sull’esperienza della Divisione italiana partigiana “Garibaldi”.
Renzo Atzei è una figura esemplare della Resistenza italiana. Nato nel 1921 a Gonnostramatza si arruola nel ’40 nella Guardia di Finanza. Dopo il corso al Battaglione allievi di Roma è destinato alla Legione di Trieste e al Battaglione in Jugoslavia. Atzei confluisce nelle formazioni partigiane nei Balcani in seguito all’8 settembre distinguendosi in molti combattimenti contro i tedeschi. Il partigiano cade eroicamente a quota Maidan il 21 aprile 1945 sotto una raffica nemica. Alla sua memoria è stata concessa la medaglia d’argento al Valore militare, la Guardia di Finanza gli ha intitolato una caserma a Porto Viro in provincia di Rovigo e un guardacoste Classe “Meattini”.
Hanno collaborato alla riuscita del convegno le associazioni Terra Gramsci, Casa Museo Gramsci di Ghilarza, NUR, Enrico Berlinguer di Sassari e l’Istsaac di Nuoro.
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