Grazie a MR Lem per il post su Reoose che potete leggere a questo link.
Reoose è un sito che in apparenza offre una banale piattaforma di baratto e scambio merci tra privati cittadini. Eppure è qualcosa di molto di più.
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Comunque, quali sono le trovate geniali di questo sito, che di fatto non porta nulla di veramente nuovo nel web, lo so bene, ma che apre uno spiraglio luminoso nello scuro velo dominato da Ebay e dalle aste online a ribasso? Posso sintetizzarle in qualche punto.
1) E’ nato da persone normali, e si scrolla di dosso il polveroso soprabito carico di supponenza e asetticità dei siti che lucrano sul mercato del baratto e dell’usato.
2) Priva gli oggetti in catalogo, posti liberamente da chi si iscrive gratuitamente, del valore in moneta corrente, traducendo l’oggetto in “crediti”, una quantità senza valore nominale né reale, puramente funzionale e calibrata sulle caratteristiche e sulla qualità dell’oggetto in vendita. In questo modo si impara a dare valore all’oggetto per quello che è e non sulla base di calcoli o tabelle che rischiano di gonfiarne il prezzo rendendo l’annuncio soamente un ennesimo furto.
3) i Crediti non sono traducibili in denaro quindi il loro accumolo esclusivamente utile all’ottenimento di un altro oggetto che ci serve, e non necessariamente che ci insegnano a desiderare. In oltre, così facendo, si chiudolìno le porte agli speculatori e ai cercatori di facili guadagni che imbottiscono la rete di annunci truffa per accumulare qualche gruzzolo.
4) Se poi vi sentite anche buoni e belli come dei piccoli babbi natale, i vostri crediti in eccesso possono essere donati ad onlus convenzionate a Reoose, le quali potranno usarli per procurarsi beni utili alla propria attività. Anche in questo caso si chiudono ermeticamentel e porte in faccia a tutte quelle onlus truffa, che troppo spesso ricevono denaro contante per millantate attività benefiche che non vedono mai la luce.
5) Il sito menziona come linee guida i principii di riciclo, risparmio e riduzione dei rifiuti (le 3 R. come le chiamano i fondatori) e di fatto da un contributo reale, non solo demagogico, allo sviluppo di questo stile di consumo.
www.reoose.com