Ne abbiamo parlato altre volte ma sottolineare la gravità del problema (i traffici disumani) che permane, nonostante l’impegno delle autorità locali, credo che non guasti. Anzi.
Infatti , il presidente della Commissione Giustizia e Pace di Kikwit, nella Repubblica democratica del Congo, ha denunciato di recente un traffico di esseri umani in crescita nella provincia di Bandundu.
Lo stesso riferisce della salvezza dalla tratta, ultimamente, di ben dodici ragazzi. E sollecita, inoltre, le autorità a moltiplicare gli sforzi in tal senso in quanto è un agire da parte degli scellerati che lo compiono ,oltre che disumano, criminale.
Lo scorso gennaio anche il gesuita Henri De la Kethule aveva reso pubblica la notizia fondata di un gigantesco traffico di organi umani, attivo addirittura da almeno nove mesi tra Kikwit e Kinshasa.
Pertanto nessuna meraviglia se, ad esempio, dinanzi ad adozioni internazionali( mi riferisco alle famiglie italiane tempo addietro bloccate in Congo e impossibilitate a portare con sé i bambini adottati) le autorità congolesi assumano atteggiamenti più che altro prudenziali.
E’ il minimo che si possa mettere in piedi da parte loro per difendere un po' se stessi e la propria gente da comportamenti malavitosi e, perciò , quasi sempre e/o il più delle volte, senza scrupoli.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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