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Rep. Dem. del Congo / Sempre più ingarbugliata la scena politica congolese

Creato il 11 febbraio 2013 da Marianna06

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Per il momento in Congo si tira il fiato.

 E questo è accaduto appena subito dopo l’arresto di Gustave Bagayamukwe Tadji, l’uomo che è il leader dell’Unione delle Forze rivoluzionarie del Congo (Ufrc), già candidato politico sconfitto nel novembre 2011 nel Sud-Kivu.

 Il suo intento attuale è quello di destituire l’attuale presidente Kabila, che egli, insieme ai suoi felissimi, ritiene responsabile della destabilizzazione del Paese e delle continuative sofferenze del popolo congolese.

Le accuse nei confronti di Kabila sono, per l’Ufrc ,di “alto tradimento”.

E si chiedono,  anche nuove elezioni democratiche.

 Il riferimento riguarda i brogli delle precedenti, che hanno consentito, nonostante le numerose e vivaci proteste di piazza, la riconferma di Kabila alla presidenza.

Intanto a Kinshasa,nel medesimo tempo, sono ancora in corso i non facili colloqui con gli uomini dell’M23, i quali vorrebbero affiancare, a pieno titolo, l’esercito nazionale congolese.

Richiesta bocciata con determinazione da Kabila e dal suo governo, che chiede loro, semmai, di deporre definitivamente le armi.

Gustave Bagayamukwe Tadji, uomo di Bukavu, intenderebbe prendere la guida, con l’appoggio dei  suoi fedelissimi, del Sud-Kivu, una  regione ricca di minerali non meno dello stesso Nord-Kivu.

 Il suo arresto lascia, per adesso, tutto in sospeso e non resta che attendere quelli che saranno gli ulteriori sviluppi della situazione.

Ciò che dispiace è tuttavia che per i congolesi, cioè la gente comune, ogni giorno che passa è un accumulo ulteriore di sofferenze e disagi , cui  da troppo tempo non si mette la parola “fine”.

 

      a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 


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