Sette dirigenti sono stati espulsi dalla coalizione di governo per aver redatto e firmato una lettera aperta al presidente Joseph Kabila nella quale lo invitano a non candidarsi per un terzo mandato nel rispetto dei vincoli costituzionali e a non perseguire "una strategia suicida" in vista delle prossime elezioni.
I provvedimenti nei confronti dei sette, alla guida di formazioni alleate del partito di Kabila, sono stati annunciati dal portavoce del governo Lambert Mende. Tra le figure di maggior rilievo finite nel mirino del capo dello Stato ci sono il ministro per la Pianificazione Olivier Kamitatu e il vice-presidente del parlamento Charles Mwando Nsimba.
Anche se tutti e 80 i deputati che fanno riferimento ai sette dirigenti togliessero il loro appoggio all’esecutivo, questo avrebbe comunque una maggioranza in aula. Il provvedimento, però, conferma le tensioni politiche crescenti in vista della scadenza naturale del mandato del presidente nel 2016. Ieri a Kinshasa un corteo di opposizione si è concluso con disordini e scontri di piazza.
Mentre l'incertezza sulle prossime scadenze elettorali, in particolare le presidenziali previste nel novembre del prossimo anno, è alimentata da una recente sentenza della Corte suprema che ha aperto la strada a possibili rinvii.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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