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Rep.Dem. del Congo / Né semplice né facile fare il "controllore" elettorale

Creato il 08 luglio 2013 da Marianna06

 

 

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Conosciamo bene la situazione complessa e caotica che vive da ormai troppi anni la popolazione congolese a causa dei ripetuti contrasti  delle  differenti fazioni politiche interne nonché della debolezza stessa, se vogliamo dirla proprio tutta, della linea politico-decisionale di un Kabila-figlio, l’attuale Presidente della Repubblica Democratica del Congo, ostaggio perenne della corte dei maggiorenti,che lo circondano e di vicini scomodi come il Rwanda e l’Uganda.

Ora, in vista delle prossime elezioni presidenziali, la Commissione elettorale nazionale indipendente ha scelto, nel giugno scorso, quale supervisore e controllore del corretto svolgimento di tutte le operazioni elettorali l’abbé Apollinaire Malumalu.

E Malumalu questo incarico lo aveva già ricoperto nel 2006.

Dal canto proprio, tuttavia, la Chiesa congolese, nello specifico della consapevolezza dell’estrema delicatezza del compito, aveva e ha fatto sapere, ufficialmente,anche negli ultimissimi giorni, in un documento della Conferenza episcopale, del suo disaccordo in merito.

E cioè il documento recita testualmente che la Chiesa congolese proibisce  a sacerdoti, religiosi e religiose, “di partecipare attivamente a partiti e associazioni a carattere politico così come alla direzione di istituzioni statali, a tutti i livelli, incaricati di organizzare le elezioni”.

Ora c’è  solo da chiedersi semmai, come si regolerà l’abbé Malumalu.

E, nell’imminenza, attendere.

E  la risposta, con “pezze” giustificative, in un senso o nell’altro, non tarderà ad arrivare.

 

     a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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