Replay, linee parallele o storte, polemiche e veleni. Il Milan perde la partita contro la Juventus e, dopo il k.o. rimediato sul campo, alza la voce. Argomento: la posizione di Carlos Tevez nell'azione del primo gol bianconero. L'attaccante argentino, a segno al 14', fa centro dopo una lunga fuga cominciata sul filo del fuorigioco.
La posizione di Tevez, in base all'analisi delle immagini, pare regolare. Il numero 10 dei campioni d'Italia è tenuto in gioco da un piede di Cristian Zaccardo, che non sale come il resto della retroguardia rossonera. Al Milan, e soprattutto all'amministratore delegato Adriano Galliani, non va giù la gestione dei replay proposti subito dopo l'episodio.
Per Galliani, come evidenziano le dichiarazioni riportate dal Corriere della Sera, c'è una responsabilità della Juventus:
«Solleverò un putiferio nella prossima assemblea di Lega affinché la Lega possa produrre tutte le gare, senza concedere facoltà a un solo club di gestire in proprio le immagini. Al contrario delle altre squadre di A, la produzione delle immagini delle gare della Juve sono gestite dalla società stessa. Contesto il fatto che facciano vedere quello che vogliono».
Il Milan prosegue l'offensiva su Twitter e solleva ufficialmente dubbi sulla 'regolarità' dei replay incriminato. Il club rossonero arriva a prendere posizione con un messaggio affidato al proprio profilo ufficiale: «Secondo voi nel fermo immagine tv prodotto dalla Juventus, le due linee sono parallele? Per noi no», si legge nella domanda abbinata ad un fermo immagine proposto da Sky. Il post, ovviamente, alimenta un dibattito rovente tra tifosi e appassionati. Per il mondo rossonero, almeno per una parte, ce n'è abbastanza per gridare al complotto. Quello bianconero ironizza sulla presunta ignoranza di un elemento determinante come la prospettiva.
Sul proprio sito, il Diavolo completa il quadro, spostando i riflettori dal campo alla regia:
«Il Milan non intende innescare polemiche, ma fa una richiesta chiara e precisa. In questo momento le 10 partite del Campionato di Serie A sono realizzate da 6 registi Sky, 3 registi Mediaset e 1 indipendente. Il Milan chiede che a partire dalla prossima stagione, i registi siano tutti indipendenti e non provenienti dai broadcaster che acquisiscono i diritti del Campionato».
«Bisogna fare chiarezza su alcune cose. La produzione televisiva è la produzione tecnica, il posizione delle telecamere. Poi, sono i broadcaster a fornire i registi per le 10 partite di Serie A: 6 di Sky, 3 di Mediaset e 1 della Rai», dice Fabio Caressa, direttore di Sky Sport 24, a Benedetta Domenica.
«Il regista di Juventus-Milan era di Sky (Angelo Carosi, ndR), non è la Juventus che sceglie o non sceglie di trasmettere le immagini. Così come non è il Milan a scegliere quando la partita viene prodotta» a San Siro. «Mi sorprende che questa cosa non si sappia, forse c'è stata una distrazione», aggiunge. «Il posizionamento delle camere è scelto all'inizio dell'anno ed è approvato dalla Lega, c'è un documento. La Lega ha il controllo sportivo delle immagini, può imporre un format a chiunque produca».
«Le immagini del calcio in Italia sono prodotte da una società per tutte le società tranne Juve e Napoli che le producono autonomanente», ricorda Caressa prima di soffermarsi sull'immagine twittata dal Milan: «Il punto di vista è centrale, la linea non sembra parallela perché c'è la prospettiva...».