Report – come è andata a finire? (stagione 2015)
Creato il 08 giugno 2015 da Funicelli
Ultima puntata della stagione 2014-2015
di Report: come sono andate a finire alcune inchieste seguite dalla
trasmissione?
Lo IOR, il più inespugnabile paradiso
fiscale, sono riusciti a renderlo trasparente?
Il Mose: per ripianare i debiti il
sindaco stava svendendo i gioielli. Cosa farà il nuovo sindaco?
Gli indirizzi virtuali e fittizi usati
per eludere il fisco. Tra questi, un nome che non ti aspetteresti.
Hera, una delle più importante
municipalizzate, coi veleni sotto i piedi.
Anas, la galleria con calcestruzzo
fantasma.
E poi, come procedono le cause a
report. Infine l'ambasciatore
tedesco a New Delhi,in un gesto rivoluzionario, da diplomazia 2.0.
Anas (link al servizio):
quella galleria nelle Marche aveva un problema? E' andato tutto a
posto?
Delrio: (Ciucci) si è dimesso per
rispetto al ministro nuovo ..
Forse inizierà una nuova stagione con
Anas, col ministro Delrio: controllerà anche i lavori nelle volte
della galleria La Franca nelle Marche.
La procura di Spoleto ha aperto una
indagine e Anas ha fatto un'analisi col georadar nella galleria La
Franca di cui parlava il servizio: servirebbero dei carotaggi per
capire se il calcestruzzo è buono.
Ma nei laboratori finiscono i campioni
forniti dalle imprese, dunque servirebbero dei controlli da un ente
terzo.
Il 18 maggio arrivano i nuovi vertici
di Anas: presidente è Gianni Armani, figlio del cofondatore
di An, ex Terna.
Armani ha fatto fare i controlli da cui
emergono delle difformità rispetto al progetto generale: anziché il
50 cm di calcestruzzo, nel 23% dei casi ci sono spessori inferiori.
Serve rimediare con delle centine in
acciaio e poi in cemento armato: non ci sono vuoti ma gli interventi
di stabilizzazioni vanno fatti subito.
Report aveva ragione:
servirebbero altri controlli autonomi, ammette il nuovo presidente.
A Fabriano, due consiglieri hanno fatto
un esposto su lavori fatti male: i materiali usati per completare
l'opera sono stati venduti senza passare per gli enti locali.
C'è qualcosa da capire, c'è un filo
rosso che lega tutti i lavori: Giovanna Boursier ha segnalato ad
Armani anche questo caso.
La prima cosa da affrontare è la
legge obiettivo, la legge criminogena l'ha chiamata Cantone:
Delrio ha spiegato alla giornalista di voler cambiarla e che verrà
presentato a breve un nuovo codice degli appalti.
A gara si metterà solo il progetto
definitivo e non si potrà cambiare, verranno sorteggiati gli enti
per i controlli.
Non si dovrebbero più presentare altri
casi come quello del viadotto Scorciavacche o della Palermo Catania,
con la frana che ha interrotto l'autostrada.
Pagherà lo stato, per il momento.
Perché la protezione civile siciliana ha dato la colpa alla pioggia.
Lo
IOR.
Non puoi seguire Dio e il denaro:
non è comunismo ma il Vangelo: sono
parole di papa Francesco.
Nel 2010
Report aveva parlato dello IOR, di Gotti Tedeschi che cercava di
fare pulizia, cacciato da Bertone.
Mondani ha intervistato l'ex
presidente, defenestrato
nel 2012: stava per presentare un documento che avrebbe
denunciato personaggi importanti in Vaticano.
Gotti Tedeschi non ammette né
smentisce: Benedetto XVI voleva riabilitarlo, senza riuscirci.
Il fratello di Emanuela Orlandi, che
lavora in Vaticano, intervistato da Mondani parla di un G.T. Isolato,
tenuto d'occhio da Cipriani e Bertone.
Non poteva vedere i conti all'interno
dello IOR: non a tutti faceva piacere fare luce su certi conti.
Marcinkus disse che lo IOR non è una
banca – dice Orlandi. È stato usato come un paradiso fiscale.
La riforma dell'economia è affidata da
Bergoglio al cardinale Pell, nonostante le accuse per pedofilia: il
papa sapeva, ammette un prelato in forma anonima.
Siamo ancora lontani da una situazione
di vera trasparenza: AIF non controlla lo IOR, perché è stato
mandato via Nicora, che contrastava le attività della banca.
Al vertice dello IOR c'è un banchiere
maltese,
De Fransuu:
il
cardinale Pell, assai chiacchierato a causa dei processi per
pedofilia che hanno messo sotto accusa la Chiesa australiana, ha
nominato al vertice dello Ior Jean-Baptiste De Franssu e come suo
consigliere Joseph Zahra, il banchiere maltese alla guida del colosso
finanziario Misco che da anni porta gli italiani facoltosi a
investire a Malta.Qualche mese fa, De Franssu ha tentato di creare il
Vatican asset management, il nuovo fondo sovrano vaticano sul quale
dovevano finire i soldi dello Ior, ma Papa Francesco lo ha fermato.
Dopo di che De Franssu ha pensato di costituire una società di
investimento in Lussemburgo ma il Papa si è opposto e in poche
settimane il Presidente dello Ior ha collezionato due secche
sconfessioni da parte del Santo Padre.
E il nuovo accordo con l'Italia?
Riguarda solo i clienti privati, non gli enti religiosi.
La struttura interna dentro lo IOR non
è cambiata, nonostate Cipriani sia andato via: servirebbe un
revisore dei conti esterni.
Oggi papa Bergoglio è molto
preoccupato, per tutte le malattie della chiesa: di queste, Gotti
Tedeschi quella che teme di più è l'undicesima. L'indifferenza al
prossimo.
Gli
indirizzi fittizi.
Campolongo Maggiore è un paese
sulla riviera del Brenta: qui abita il boss Fausto Donà braccio
destro di Felice Maniero, che risiede in una via fittizia, dei
senzatetto.
Nella strada che non c'è, ci abita
Felice Maniero, alias Luca Mori.
Titolare di tre brevetti, depositi al
ministero dello sviluppo economico.
Il sindaco non sapeva, non si è posto
la domanda su chi fosse Luca Mori.
Non lo conoscono nemmeno al ministero:
non tocca a loro accertarsi di chi deposita i brevetti.
Luca Mori ha poteri di trattare con la
ppaa, fa affari con le banche, installa le casette dell'acqua.
Valesini lo ha pedinato,
fotografato. Residente in via della casa comunale, che è una via che
non esiste.
Maniero,
oltre ad essere stato il boss della mala del Brenta, entrato pure
nella trattativa stato mafia, perché nelle sue fughe e nelle sue
protezioni sarebbe stato aiutato dai servizi.
La sua società può vantare del
patrocinio del ministero delle politiche agricole: caso unico in
Italia visto che il patrocinio non si da ad una società per fini di
lucro.
Il ministro non sa, non sarebbe mai
stato concesso il patrocinio.
“Il ministero è un furbacchione”,
dice Maniero.
E la certificazione TFQ? Non sarebbe
vera …
Hera,
la municipalizzata emiliana coi veleni sotto gli uffici.
A Bologna, in centro, ci sono gli
uffici di Hera, in una zona contaminata da rifiuti tossici.
L'assessore del comune ammetteva di non
aver letto i contenuti del documento in cui si dice che i dipendenti
di Hera vanno a lavoro a loro rischio.
Non si bonifica per una questione di
soldi, ma ora c'è un piano: dopo il servizio sono partiti i lavori.
Qualcosa di buono lo fanno i servizi di Report....
C'è un'altra grana: si tratta della
questione dei rifiuti raccolti, come il vetro, che si ricicla
all'infinito.
A S Cesario ci sono gli stabilimenti
della società che si occuperebbe del riciclo del vetro: dalle case
si devono o cumuli del vetro. E nelle case arriva la polvere di
vetro.
La Emiliana rottami stocca i rifiuti
di vetro in cumuli, perché non riuscirebbe a smaltirli tutti:
sono 120mila tonnellate per 5 ettari. Un accumulo anomalo.
Hera continua ad inviare il vetro alla
Emiliana rottami, nonostante gli accumuli: la polvere di vetro
sollevata nell'aria crea dei problemi ai cittadini che vivono a
fianco dello stabilimento.
Arpa ha fatto i controlli da cui emerge
la presenza di particelle nell'aria, che penetrano nei bronchi e
negli alveoli: causerebbero crisi asmatiche, problemi
cardiovascolari.
La provincia ha fatto delle diffide nei
confronti della Emiliana rottami, anche il sindaco di S Cesario ha
imposto un'ordinanza, per coprire i rifiuti. Prescrizione non sempre
rispettata, quando c'è vento i cumuli non sono coperti bene.
“Abbiamo fatto il possibile” si
difende il sindaco.
Il Tribunale ha condannato due volte la
E.R.: e il codice etico di Hera nei confronti dei fornitori?
Il
Mose di Venezia.
Nel 2012 il servizio di Report aveva
sollevato problemi sulle cerniere, così l'opera è slittata una
prima volta. Poi c'è stata la retata sul Mose (che è
arrivata fino all'ex governatore Galan e al sindaco Orsoni) che ci ha
raccontato dello spreco di 1 miliardo in mazzette e sprechi.
A che punto siamo oggi? Ci sono ancora
problemi sulle strutture, oggi gestite dai commissari: un problema di
allagamento delle gallerie, la nichelatura delle cerniere, alcuni
materiali potrebbero essere scadenti. C'è forse una frode ai danni
dello stato che dovranno stabilire i commissari dell'opera.
Il contratto con le aziende è però
ancora valido: il consorzio è indebitato per 60 ml di euro con le
stesse imprese di prima.
Come Grandi lavori Fincosit, come
Condotte, come la Mantovani. Tutte aziende che hanno anche altri
lavori (come la Mantovani ad Expo).
Baita, con Mantovani, aveva già messo
gli occhi su un'altra opera: il canale a Venezia su cui far passare
le grandi navi. Un progetto di scavo avrebbe impatti erosivi sul
canale, alternando gli equilibri idraulici alla zona, dice il
professore Boato.
Lo scavo del canale Contorta
potrebbe causare gli stessi danni del canale petroli: si sta
trasformando la laguna in un mare aperto.
Nonostante queste segnalazioni, Paolo
Costa pres. dell'autorità portuale è soddisfatto del progetto e
delle valutazioni tecniche.
Come è soddisfatto dei lavori
dell'ingegner Rinaldo, marito di un manager del consorzio, la
Brotto (una delle tante parentele
in quest'opera).
Le grandi navi continuano a passare dal
bacino di S Marco. Fino alla prossima tragedia.
E Galan, che ha patteggiato la pena,
tra qualche mese tornerà libero di fare il deputato.
I debiti del comune di Venezia.
Venezia: qui arrivano 28 ml di turisti
ma nonostante questo il comune è sul baratro.
120 beni pubblici sono stati messi in
vendita per ripianare i 300 ml di debiti.
Ai Benetton ha dato la possibilità di
fare uno store in un palazzo d'epoca, il comune ha venduto l'ospedale
al mare, comprato da un fondo partecipato dalle imprese del Mose.
Il comune avrebbe dovuto fare qui le
bonifiche per un costo per 2 ml di euro: in extremis è arrivato la
CDP, dopo la fuga delle aziende del Mose.
CDP ha fatto causa al comune ..
Al lido c'è un altro buco: al
posto del palazzo del cinema c'è un buco. Una parte è stata
asfaltata.
Estcapital è stata commissariata.
Tra gli imprenditori, tale De Martino:
le carte giudiziarie dicono che è una azienda di riferimento della
cosca Iannazzo.
Che farà il nuovo sindaco?
Eternit,
ancora tu …
Dal 1992 è vietata la produzione o
l'importazione dell'amianto. Ma abbiamo importato 2000 tonnellate di
amianto dall'India. Come è possibile?
Si usa ancora in contesti militari e in
aziende chimiche: l'Italia lo ha esportato fino al 2014 e nel 2013
lo abbiamo importato dalla Cina.
Una fonte anonima parla di amianto
negli elicotteri di Agusta Westland, gruppo Finmeccanica.
Agusta sapeva che “potenzialmente”
poteva esserci amianto in alcune componenti: pezzi soggetti a
manutenzione, le cui polveri vanno nell'aria.
Che ne pensano i finanzieri che
lavorano a Pratica di mare? Che lavorano con quei componenti?
E ci sono anche gli elicotteri della
polizia e dei carabinieri. Oggi quegli elicotteri sono fermi.
Galletti cade dalle nuvole: “farò
un approfondimento” promette.
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