Magazine Società

Report - il nero sommerso

Creato il 15 aprile 2012 da Funicelli
Quali sarebbero i vantaggi se in Italia si abolisse proprio l'uso del contante?
La risposta a questa domanda lanciata dalla Gabanelli, ce la darà stasera l'inchiesta di Report “Contanti saluti al nero” di Stefania Rimini.
Monti ha abbassato la soglia per il contante a 1000 euro: si può fare di più? E che vantaggi ne otterremmo?
In contante avvengono i pagamenti in “nero”, tutte le transazioni invisibili al fisco. Abolire del tutto il contante potrebbe servire a dare la caccia ai piccoli evasori: ma il problema è che questo impatterebbe la vita degli italiani tutti i giorni. Vuoi pagare con bancomat o con bonifico? Vuoi la fattura? Allora ti aumento il prezzo e siamo punto daccapo.
Come si può rendere conveniente pagare non cash, ma in altra maniera di modo che venga tracciata? Rendendo meno conveniente pagare coi soldi: un'altra tassa insomma. Sperando che nessuno ne approfitti: anche la legge Biagi (o meglio la legge 30, di Maroni) avrebbe dovuto far emergere il lavoro nero e invece ..
Con questa avremmo risolto il problema della microevasione. Per la grande evasione basterebbe smetterla con condoni e aumentare le pene per i reati fiscali.
L'intervento a L'Infedele di Lerner, dove la Gabanelli parlava appunto di scoraggiare l'uso del contate:

Sinossi della puntata: Contanti saluti al nero
L’Italia è il paese del contante: 9 volte su 10 per pagare si tirano fuori i soldi piuttosto che fare un bonifico o usare una carta di pagamento. Non a caso, l’Italia è anche il paese del “nero” secondo l’Eurispes è di 540 miliardi, corrispondente al 35% del Pil, secondo l’Agenzia delle Entrate invece abbiamo un sommerso intorno ai 300 miliardi, che dà luogo a 120-150 miliardi di evasione favorita proprio dal grande uso di denaro contante.Proviamo solo a pensare cosa potremmo fare con 150 miliardi in più all’anno: rilanciare l’occupazione, ridurre le tasse, ripagare il debito… La realtà è invece che a fare il nero collaborano tutte le categorie, “perché altrimenti non ci si sta dentro”. C’è il padrone di casa che si fa pagare una parte dell’affitto in nero, c’è l’inquilino che paga l’artigiano senza fattura per risparmiare l’iva, c’è il professionista che fa lo sconto al cliente se non gli chiede la ricevuta, c’è il dipendente che si fa dare una parte del salario fuori busta, c’è il fornitore che vuole essere pagato una parte in nero, c’è l’esercente che non rilascia lo scontrino. La microevasione si alimenta proprio grazie ai pagamenti in contanti e all’anonimato che questo tipo di pagamento garantisce.Forse non è una coincidenza che circa i 4/5 delle banconote da 500 euro sono localizzate nelle province di Cuneo vicino alla Svizzera, di Forlì vicino a San Marino e nel Triveneto, ovvero i trampolini di fuga dei capitali. Per non fare la fine della Grecia il Governo Monti ha aumentato le tasse, ma siccome le tasse sono troppo alte, la gente evade e siccome la gente evade, non si possono abbassare le tasse. Come si fa a spezzare questo circolo vizioso? Il governo Monti ha puntato sulla tracciabilità, che vuol dire che non conviene evadere perché con un semplice incrocio di banche dati se ne accorgono subito. E quindi ha ripristinato l’elenco clienti-fornitori già abolito da Tremonti, ha potenziato le indagini finanziarie e ha obbligato tutti a pagare in maniera tracciabile per cifre oltre i 1000 euro. Un limite però insufficiente e che viene bucato continuamente perché il grosso del sommerso è composto dalle piccole transazioni quotidiane di 10,20,50 o 100 euro…. Certo se per ipotesi si pagasse tutto in modo tracciabile, l’evasione e il sommerso calerebbero drasticamente e disporremmo velocemente delle risorse che ci occorrono da destinare agli investimenti, ai servizi e ai giovani.Ma come si fa a convincere gli Italiani che non ne vogliono sapere di rinunciare al contante, per abitudine o per convenienza? Possiamo immaginare un sistema automatico, che induca tutti i contribuenti a pagare le imposte spontaneamente e che non pesi sui contribuenti onesti? E’ la “tassa sul contante” che metterebbe un granello di sabbia negli ingranaggi dell’evasione. Anche la Tobin tax era considerata un’utopia 10 anni fa, invece adesso è sul tavolo di discussione.
Di grande evasione,  si occupano poi Sigrido Ranucci e Luca Chianca con il servizio "Il gioco delle parti": le banche, i grandi capitali, i professionisti e la grande evasione in Svizzera.
Negli istituti finanziari della Svizzera, secondo alcune stime, sarebbero depositati circa 130 miliardi di euro cash provenienti dall'Italia. Proprio Lugano sembra essere ancora la piazza preferita dagli gli italiani che vogliono portare i loro capitali al sicuro, frutto dell'evasione delle tasse. In questa vicenda raccontiamo la storia di una banca che con i suoi funzionari offriva l' esportazione di valuta chiavi in mano ai clienti vip, mettendo loro a disposizioni fiduciarie e spalloni. Nella rete ci sono finiti un po’ tutti, alti prelati, gruppi sanitari, antiquari, farmacisti, imprenditori. Il Paese si impoverisce mentre i manager bancari incassano ricchissimi bonus.  

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine