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Report – la chirurgia estetica

Creato il 02 novembre 2015 da Funicelli
Report – la chirurgia estetica Un'inchiesta sulla chirurgia estetica, 1 ml di interventi all'anno: seni, occhi, rughe, grasso da aspirare, che non passano per la sanità pubblica. L'inchiesta voleva essere leggera, su un fenomeno che coinvolge donne e uomini, ma poi ci siamo infilati in un mondo con poche regole dove succede anche questo: che ti sparano nel volto il silicone liquido, una cosa vietata da 20 anni. Pagherà qualcuno per i danni? Medici che non sono medici specializzati, materiali che vengono iniettati che non sono sempre controllati, pazienti che, nella speranza di un viso migliore, fanno da cavie. Le medicine somministrate per dimagrire, non a obesi, ma a persone che devono perdere in fretta pochi kg. Che rischi si corrono? Cosa dicono i medici ai pazienti e cosa è vietato? Infine a Palermo, dove si farebbero interventi di estetica a carico del pubblico (il caso Tutino). Tutto corretto? Il secondo servizio parla invece di cose che funzionano nella sanità pubblica, come il liquido di contrasto all'ananas e al mirtillo. Afrodite aveva le tette piccoli, le soce grosse e i fianchi larghi Anonimo Belli da paura Giovanna Boursier Si inizia con la ricostruzione delle unghie dall'estetista : se trattate male si rischia di distruggere l'unghia, di avere infezioni, serve professionalità e non c'è esperienza da parte dell'estetista. La legge europea del 2013 obbliga i produttori di smalti alla trasparenza: in commercio non dovrebbero esserci smalti tossici, almeno in ambito europeo. Ma se vai a farti ricostruire le unghie da cinesi, il discorso cambia. Gli interventi di estetica: Giovanna Boursier ha intervistato Alba Parietti: a 24 anni si è fatta convincere a gonfiarsi le labbra, col collagene. Un prodotto irreversibile. Non lo rifarei, ammette l'attrice. Come lei altre show girl, attrici, vip, politici si sono rifatte le labbra. Lo si fa per un discorso di sicurezza – dice Marina Ripa da Meana. Sono più di 1 ml gli interventi fatti in Italia: 85% dei pazienti sono donne, ma sono in aumento le giovani e anche gli uomini. Che lo fanno ma non lo dicono, ma si vergognano. Purtroppo ci sono anche ragazze giovani che vogliono farsi iniettare il botulino: si crea il bisogno di bellezza, e alla fine deve essere il medico a porre dei limiti, dice una dermatologa alla giornalista. Come l'uso dei filler, per spianare le rughe: il filler permanente, che da effetti a lungo tempo (ed evita di dover fare le iniezioni ogni sei mesi), andrebbe vietato, ad esempio. Il problema è che su questi prodotti ci sono pochi controlli e la sperimentazione si fa sul paziente. In Italia abbiamo 123 filler autorizzati, negli USA 24: negli Stati Uniti si fanno sperimentazioni sui prodotti, qui forse non si chiedono alle multinazionali troppi controlli. Uno di questi è il filler all'acido ialuronico, miscelato con altre sostanze, che che garantisce una lunga durata. Tutto dipende se il medico fa gli interessi del paziente o del suo portafoglio: perché la chirurgia estetica non è una specializzazione. Basta un corso: un gastroenterologo potrebbe rifare la mammella, senza corsi particolare. Sono proprio i medici (nel privato) che oggi chiedono maggiori controlli e regole chiare sull'estetica: cos'è un medico estetico, cos'è un chirurgo plastico? La medicina estetica deve entrare dentro la medicina: la specializzazione sarebbe una garanzia per il paziente. Ma oggi tutto ciò che è fatto per l'estetica non è carico del servizio sanitario. Rastignano: qui ha lo studio il prof. Stracciari, che ha fatto studi a Roma a Marsiglia, ma l'assistente è una ragioniera. La scuola di Roma è quella del Fatebenefratelli: ma l'istituto nega che il professore abbia seguito alcun corso, chi ha ragione? Mirella Serattini è una donna rovinata da un intervento estetico: silicone iniettato nel viso e nel corpo. Non è solo un discorso estetico, ma c'è anche un rischio per la salute, se il silicone circola nel sistema linfatico. Perché Stracciari lo ha usato allora? Un giorno la signora si è svegliata con una escrescenza sulla guancia: il silicone si era compattato con la pelle e non si poteva rimuovere chirurgicamente. Scoprì che altre 4 o 5 donne che si erano rivolte a quel dottore, erano rimaste rovinate. Sempre da silicone. Stracciari è stato condannato a 14 mesi: oggi si difende dicendo di non aver mai usato il silicone. Che il silicone non l'avrebbe messo lui, ma altre strutture. Gabanelli: ci sono più controlli per una toilette di una pizzeria che non per un ambulatorio di estetica. Cosa dice l'ordine dei medici? Un'altra paziente dello stesso medico è costretta oggi, dopo un intervento a base di silicone, a prendere cortisone per tutta la vita: nel 2009 aveva fatto un esposto all'ordine dei medici, senza esito. Non hanno nemmeno sentito la signora – ammettono all'ordine - ma hanno solo sentito il medico che ha negato. “Io mi attengo alla normativa”, la giustificazione. A me non sembra normale e nemmeno etico questo comportamento: L'ordine ha aspettato la sentenza definitiva, del 2013, ma siccome sono passati 5 anni, è andato tutto in prescrizione. “Cosa ci possiamo fare”, candidamente il medico dell'ordine. Colpa del legislatore. Troppo comodo. Succede a Palermo. A Palermo il medico Tutino, chirurgo nell'ospedale pubblico Villa Sofia e medico di Crocetta, è sotto processo: avrebbe curato pazienti per interventi non previsti, interventi estetici spacciati per altro. 11 interventi avvenuti nel 2013: interventi di ipertrofia dei turbinati usati per rifare il naso. Il medico è talmente bravo che ti sistema l'aspetto estetico del naso”, spiegava il suo avvocato. Racconta un collega, che i pazienti di Tutino passavano davanti la fila e poi le medicazioni se le facevano nel suo studio privato. Altra anomalia. Cuffaro, ex presidente, è stato paziente di Tutino: da presidente l'ha mandato a studiare in America. Quanto abbiamo speso ancora non lo sappiamo.
MILENA GABANELLI IN STUDIOAltre inchieste sono aperte a Avellino: Carlo Iannace, attuale consigliere delgovernatore De Luca, avrebbe spacciato per ricostruzioni seni rifatti per altri motivi.Idem a Napoli, mentre all’ospedale israelitico di Roma, Mastrapasqua, intercettato,sbottava: “Qui si rifanno le tette”. Perché tanto poi a rimborsare è la regione. Crocetta invece dopo l’arresto di Tutino ha dichiarato che gli interventi estetici glieli ha fatti nel privato, gli ha tolto un po’ di pancetta. Allora, dimagrire. Bene, chiunque non soffra di patologie importanti ma voglia perdere qualche chilo in fretta, prima di prendere qualsiasi iniziativa diversa dalla cosa più saggia, cioè mangiare un po’ di meno e muoversi un po’ di più, segua con attenzione queste storie.
Le cure dimagranti. Le Fentimetrazina è una sostanza che inibisce la fame: è vietata in soluzione galenica (prodotto dal farmacista) dal 2008, dal 2011 è completamente vietata. Il signor Marzulli ha raccontato la storia del figlio Luigi, cui è stato somministrata questa sostanza per perdere pochi kg: nel 2008 dopo 9 mesi di trattamento il figlio muore per arresto cardiaco. A Luigi era stato dato un koktail di sostanze: doveva essere una cura dimagrante, a base di sostanze naturali. Non era obeso, ma i medici avrebbero falsato i dati della massa corporea per farlo passare come obeso e somministrargli la cura. L'appello del processo è in corso. Altro caso quello della signora Karageorgiou, solo sovrappeso, morta dopo una cura di fenilproponolamina. Il medico la mandava ai soliti farmacisti, che sapevano cosa davano alla signora. Ombretta Rubeghi è morta per infarto al miocardio: il medico è stato rinviato a giudizio. Le aveva somministrato una cura di fendimetrazina. Katia Parenza ha preso due pastiglie di fenilproponolamina, prescritte dal medico, per dimagrire: ha avuto un ictus, e ora hanno fatto querela al medico e alla farmacia, indicata dal medico. Tutto per dimagrire rapidi: ma ci sono evidenze scientifiche sul fatto che appena smetti di usare queste sostanze, smetti di dimagrire. Dosaggi sbagliati, durata della cura prolungata: ci sono correlazioni tra questi aspetti con i danni al miocardio. Nonostante le segnalazioni al ministero e all'ordine dei medici, i medici esercitano ancora Il perito della procura, di fronte alle prescrizioni della Efedrina, rimaneva allibito: l'efedrina è alla base di manipolazioni per produrre altre sostanze anfetaminiche. Sono sostanze che interferiscono col nostro organismo.
MILENA GABANELLI IN STUDIOBene, da quando abbiamo annunciato la puntata ci hanno martellato, medici,farmacisti, avvocati di parte, società di preparatori galenici: “Voi state demonizzando medicinali personalizzati, dite che sono vietati invece non è vero, e si rischia in questo modo di togliere le cure agli obesi”. Ce ne guardiamo bene. La confusione non la stiamo facendo noi. Per dire: nel 2008, quando è stata prescritta la fendimetrazina in preparazione galenica, era vietato? Bene, il direttore generale del Ministero della Salute, Marcella Marletta, ad agosto del 2011 scrive: “Sì, è vietato”. Bene, qualche giorno fa lo stesso Ministero, che con noi preferisce non rispondere, ci scrive: “No, non era vietato”. Allora mettetevi d’accordo, perché fra farmacisti che fanno ricorsi al Tar e sospensioni di leggi, ci si capisce veramente poco. Pensate che non vada bene prescrivere tutta questa roba a chi obeso non è? Noi non stiamo parlando di obesi, persone che chiedono di dimagrire 4-5 chili. Allora, pensate che non vada bene, che ci siano dei rischi per questo? Ditelo in modo chiaro, una volta per tutte. Se volete controllare poi non è nemmeno complicato perché tutte queste ricette ci sembra che finiscano nelle farmacie. Fine.
Servirebbe chiarezza, da parte del ministero, dei farmacisti, dei medici.
Qui il pdf con la trascrizione del servizio.
Come risparmiare senza togliere prestazioni al cittadino? Lo ha spiegato Stefania Rimini nel secondo servizio. Dove si parla di liquido per contrasto a base di ananas e mirtillo. Dell'ospedale S Orsola a Bologna dove hanno risparmiato 2,5 milioni di euro riorganizzando la logistica. Infine a Pavia, dove 500 aziende in maggior parte italiane, hanno realizzato il sincrotrone, una macchina per curare i tumori radioresistenti. In attesa che questa cura sia inserita nel sistema sanitario nazionale, oggi solo Lombardia e Emilia rimborsano queste cure.
Scaricate qui il pdf della puntata.



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