Non c'è da stupirsi se gli SCORPIONS hanno suonato da paura, se il loro set ha entusiasmato, emozionato e fatto commuovere un pubblico etereogeneo fatto da giovani e oldschool rockers provenienti da tutto il nordest italiano, dalla Slovenia e Austria, loro sono e saranno sempre l'essenza e l'energia del ROCK!!
Il PalaTrieste è una location ideale, e dopo la breve performance dei Rhapsody Of Fire capitanati dal talentuoso Fabio Lione, peraltro in forma smagliante, arrivano i nostri eroi leggendari, quegli Scorpions che personalmente non vedevo on stage dal 1992.
Quando il telo a colori con il logo della band e cover dell'ultimo album, che cela la backline cade, non vi nascondo che un brivido mi ha fatto sussultare e alla vista del mitologico Klaus Meine, dell'immortale Rudolf Schenker e dell'eterno ragazzo Matthias Jabs e sentendo le note di "Going Out with a Bang" la mia mente per qualche secondo ha vacillato!In un susseguirsi di emozioni vivide sono folgorato dalle canzoni del repertorio classico pescato dagli album's degli anni 70 e primi anni 80, e come un ciclone arrivano "Make It Real" e "The Zoo" tratte dal fantastico "Animal Magnetism", poi la inattaccabile "Coast to Coast" strumentale da "Lovedrive" e il medley strabordante composto da "Top of the Bill / Steamrock Fever / Speedy’s Coming / Catch Your Train" brani che sono un vero e proprio patrimonio dell'umanità!
Rudolf Schenker con un fisico statuario e asciutto corre come un forsennato con la sua Gibson customizzata con il logo Mercedes, è proprio lui che appena sedicenne fonda gli Scorpioni nel 1965 ad Hannover (Germania), è per merito suo che in oltre quarant'anni di attività hanno venduto più di 100 milioni di dischi e sono LEGGENDA!!Ma ritorniamo al concerto e dopo la vorticosa "We Built This House" è tempo di ballads e agli Scorpions nel repertorio non mancano i brani struggenti, ed ecco il susseguirsi delle intramontabili "Always Somewhere / Eye of the Storm / Send Me an Angel" e "Wind of Change" dove Klaus crea un atmosfera elegante ed intima con un pubblico ipnotizzato, ammaliato quasi soggiogato da cotanta melodia!
Matthias Jabs è un ottimo chitarrista e lo sappiamo, tuttavia il suo assolo è un trademark che ci garantisce sempre qualità, "Rock ‘n’ Roll Band" e "Dynamite" riportano fuoco e fiamme on stage, Rudolf e Matthias corrono su e giù dalla passerella come sbarbatelli pieni di adrenalina ma è il drummer James Kottak che stupisce tutti per simpatia e "gigioneria" spettacolarizzando il proprio assolo, sulla pedana motorizzata che si alza al cielo e percuotendo le pelli con una spaventosa potenza.Buona la performance del polacco Pawel Maciwoda al basso che si distingue per efficacia e discrezione, lasciando spesso la scena ai più celebri compagni, che nel finale inanellano un trittico di assoluta magniloquenza, un viaggio nella storia dell'Hard Rock che si celebra con "Crazy World", "Blackout" e "Big City Nights" con un suono granitico che devasta l'audience.
il Bis come è ovvio è richiesto a gran voceda tutto il PalaTrieste, Gli Scorps rientrano e ci danno il colpo di grazie, da knock out, uno di quelli che stende al tappeto anche il miglior kickboxer mentre "Still Loving You" sempre bellissima, ci riscalda il cuore, ci fa innamorare, l'irruenza cataclismatica di "Rock You Like a Hurricane" chiude in bellezza lo show, e per me è un'altro pezzo di storia della band tedesca che rimarrà indelebile nella memoria.
**Un plauso alla Azalea Promotion per la disponibilità e collaborazione e a RRR per le foto.***Vedi la foto gallery completa QUIby Ivan Dragomilov
Set List:Going Out with a BangMake It RealThe ZooCoast to CoastTop of the Bill / Steamrock Fever / Speedy’s Coming / Catch Your TrainWe Built This HouseDelicate DanceAlways Somewhere / Eye of the Storm / Send Me an AngelWind of ChangeRock ‘n’ Roll BandDynamiteKottak SoloCrazy WorldBlackoutBig City Nights
BISStill Loving YouRock You Like a HurricaneOfficial site: http://www.the-scorpions.com/