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Report: non per soldi ma per denaro

Creato il 12 ottobre 2015 da Funicelli
Il primo servizio della nuova serie di inchieste di Report ha toccato diversi argomenti: i diritti televisivi del calcio, la Fifa di Blatter, e gli appalti gonfiati in Rai (per Sanremo). La faccia di Fabio Fazio ad annunciare il titolo dell'inchiesta dice tutto (visto che lui, quel Sanremo l'aveva pure condotto): ma come in Rai un'inchiesta sulla Rai stessa .. ma dove vogliamo arrivare? Si chiamerebbe giornalismo. Quello che dovrebbe portare a far domande scomode al presidente del Consiglio: come mai il jobs act fa aumentare i contratti a tempo e poco gli altri, come mai Marino va via mentre De Luca (e gli altri indagati) rimane. Come si giustifica l'Italicum e l'enorme premio di maggioranza. Come si fa a dire che le tasse diminuiscono quando le regioni fanno pagare più ticket .. Non per soldi ma per denaro – Paolo Mondani Dentro la Rai si inizia a fare pulizia e gli audit interni hanno portato alla luce una storia di appalti anomali, come quelli vinti dalla società di Biancifiori (che si occupa di produzioni televisive) per Sanremo. Gare anomale, prezzi raddoppiati, collaudi non eseguiti. Il tribunale di Roma ha aperto un'indagine su dirigenti Rai, Mediaset, LA7 e Infront: l'ipotesi è che gli appalti siano stati vinti grazie a delle assunzioni di parenti di queste persone (come il direttore della fotografia per Sanremo, con moglie che lavorava per Biancifiori). L'audit ha trasmesso queste anomalie alla Corte dei conti interna alla Rai: avrà anche avvisato la magistratura ordinaria? Forse con un po' di ritardo, o forse non l'avrebbe consegnata mai la relazione sospetta Mondani. C'è il filone sulle società che seguivano la produzione su diverse trasmissioni Rai che avevano fatto cartello. C'è il filone che arriva da mafia capitale, il signor Ietto titolare di una concessione per i bar Rai: Ietto sarebbe un prestanome di Carminati. L'appalto è arrivato per chiamata diretta, senza procedure concorrenziali, come avrebbe dovuto essere. In Rai qualcuno sapeva di questo? Per esempio il vicedirettore Comanducci, direttore affari immobiliari, che non ha voluto rispondere a Mondani. Infine l'audit sull'acquisto della sede Dear a Roma: la perizia stimava l'immobile a 40ml mentre poi è stato comprato (da una soc. lussemburghese) a 50ml. Contratto mai sottoposto al CDA Rai. Infront, Biancifiori e Mediaset Biancifiori offre servizi anche a Infront, la holding svizzera che gestisce i diritti televisivi del calcio mondiale. E offriva servizi anche alla presidenza del Consiglio, ai tempi di Berlusconi. Biancifiori ha assunto parenti del signore che curava l'immagine di Berlusconi (tale Mastropietro). Biancifiori avrebbe dato soldi in cambio di appalti anche a due dirigenti di Infront, ora indagati: una sorpresa amara per il presidente Bugarelli. Bruno Mercuri, AD di Videe (una soc. di produzione) ha raccontato a Mondani del monopolio, nel settore calcistico di Infront, prima da advisor poi da gestore. Un sistema dove, se un'azienda vuole lavorarci dentro, deve pagare “la mandola”, la tangente. Infront e i BlatterIl nipote di Blatter è presidente della holding: lo zio sceglie la sede dei mondiali e cura gli sponsor, il nipote vende i diritti televisivi. C'è conflitto di interessi? Non c'è controllo pubblico nonostante in questo settore girino molti soldi; dietro le partite c'è anche un discorso di immagine e di potere. Questo spiegherebbe i mondiali in Russia e poi in Qatar, vinti con delle tangenti. Così dice l'inchiesta dell'FBI che a maggio ha portato all'arresto di diversi dirigenti Fifa.
PAOLO MONDANI FUORI CAMPONel rapporto Fbi si legge che i diritti tv della filiale Fifa nei Caraibi per le qualificazioniai mondiali in Russia e in Qatar vengono affidate alla multinazionale Traffic dietropagamento di una tangente di tre milioni di dollari da versare a Jeffrey Webb,presidente della Fifa americana. Una parte del denaro passa da Hong Kong alleCayman e torna negli Stati Uniti.DAVID LARKIN – DIRETTORE CHANGE FIFAMolto del denaro del calcio è stato riciclato a Panama, a Trinidad e Tobago e alleCayman. L'Fbi scrive che i capi del Fifa arrestati appartengono ad una “organizzazionecorrotta e influenzata dal crimine organizzato”.
Anche per la Uefa di Platini ci sono delle grane: il figlio dell'ex calciatore è stato assunto da una società di Stato del Qatar. Con Blatter e Platini, il vecchio Maradona ha il dente avvelenato: parla esplicitamente di corruzione per far vincere le partite. Infront è nata come costola di Leo Kirch, magnate televisivo tedesco, si sviluppa coi soldi di un miliardario arabo amico di Tarek Ben Ammar e dell'AD di Adidas. Che è rimasto il principale sponsor della Fifa. Infront Italia oggi gestisce i diritti di molte squadre di Serie A: nasce con forti legami col mondo Mediaset, fa da advisor per la Lega Calcio sui diritti. E ora è stata comprata da un gruppo cinese dietro cui c'è sempre il governo della Cina. E qui si entra nel discorso dei fondi investimento e della finanza nel mondo del calcio: dietro questi fondi ci sono sempre gli stati e stanno distruggendo il calcio perché creano disparità. Non solo: si usa la compravendita di calciatori, a prezzi forse gonfiati, per sistemare i conti delle società. Conti sospetti anche per la vendita del Milan a Mr Bee: la valutazione del Milan (uno dei broker è stato arrestato per riciclaggio) è stata generosa (per una quota del 48%): sembra una specie di scudo fiscale, perché sono soldi che entrano in Italia. Infront ha vinto anche la gara per la regia unica televisiva: significa cosa mostrare e cosa no, negli stadi. Striscioni, slogan (magari razzisti), replay. Infront nel calcio italiano
PAOLO MONDANIQuanto conta nello sport italiano Infront?FRANCESCO GHIRELLI – DIRETTORE GENERALE LEGA PROSu 20 squadre di serie A Infront assicura il 60/70% dei ricavi a 17 squadre. Il Lotito Lazio, Galliani Milan, Preziosi Genova, costituiscono il cemento che fa eleggere Tavecchio presidente della Federcalcio, Beretta presidente della Lega di A. Infront rappresenta l’architrave di questo accordo.PAOLO MONDANI FUORI CAMPOClaudio Lotito è il presidente della Lazio, e un mese fa la Cassazione, nella sentenza su Calciopoli, conferma che aveva manovrato per alterare i risultati della sua squadra salvandola dalla retrocessione. Le condanne però sono tutte prescritte.
Lotito è quello che telefonava mesi fa al presidente dell'Ischia Calcio, ricattandolo coi fondi federali. Voti in cambio di soldi, si chiamerebbe voto di scambio. Perché in Italia il 60% degli incassi delle squadre arrivano dai diritti TV, che dunque sono importanti per l'economia di una società. E Lotito è anche colui che si vanta di aver fatto da paciere tra Sky e Mediaset, sulla questione dei diritti della Lega. Che concorrenza c'è stata allora? La Lega calcio avrebbe incassato 1 miliardo, se avesse lasciato tutto a Sky, mentre ora con l'accordo incasserà 945 ml. E su questo la procura di Milano sta indagando, andando a bussare la porta ancora da Berlusconi... Milena Gabanelli, a fine servizio
Intanto dentro al governo nessuno si sta occupando di sport a parte le solitechiacchiere. Le aste per i diritti tv si fanno in tutto il mondo e se li porta a casa chioffre di più con un’antitrust sorveglia sulle regole. Da noi è arrivata a babbo morto. Asorvegliare c’era Infront, la società che per la Lega deve fare consulenza, nonguadagnare sulle singole operazioni, altrimenti vien da pensare che consiglia quel cheè meglio per lei. Il prossimo bando ci sarà nel 2018; se si vuole voltar pagina,bisognerà riscrivere regole chiare e quali regole deve dirlo la legge, non la Lega, comeavviene oggi perché fra 3 anni a competere ci sarà, oltre a Sky e Mediaset proprioanche la tv della Lega, con Infront. Che dire? Fine partita.

Il link per rivedere la puntata e il pdf con la trascrizione del servizio.

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