Singapore, 22 settembre 2013 – Sebastian Vettel, Red Bull, ha conquistato la sua 33ª vittoria in carriera a Singapore, utilizzando una strategia a due soste. Con questa vittoria resta intatto il record detenuto dal Gran premio di Singapore: sin dalla sua istituzione, infatti, è stato vinto solo da Campioni del mondo.
Il pilota della Ferrari, Fernando Alonso, ha utilizzato una strategia a due soste diversa, finendo la gara in seconda posizione dopo essere partito dal settimo posto in griglia. Una strategia a due pit stop ancora diversa è stata poi utilizzata dal terzo arrivato a podio, Kimi Raikkonen, Lotus, che partiva 13° in griglia. Nelle ultime tre gare, Vettel e Alonso hanno sempre finito primo e secondo.
Il Gran premio di Singapore ha preso il via con un tasso di umidità del 67%; tutti i piloti, ad eccezione di Adrian Sutil, Force India, hanno iniziato la gara con pneumatici P Zero Red supersoft. Il primo a rientrare ai box è stato Raikkonen, al 10° giro, che ha montato un nuovo set di supersoft. Vettel ha completato un primo stint molto lungo prima di fermarsi ai box al 17° giro, costruendosi così un vantaggio di 35 secondi. Il tedesco ha montato gomme medie ed è ritornato in pista ancora in testa alla gara.
Fedele alla tradizione di Marina Bay, al giro 25 è entrata in pista la safety car. Alcuni piloti hanno approfittato di questa situazione per rientrare ai box per un cambio gomme, ma i primi quattro (tutti su mescola media ) sono rimasti fuori, e Vettel ha visto dileguarsi il suo vantaggio di 13 secondi.
Il tedesco ha poi recuperato il distacco ed è rientrato ai box per il suo secondo pit stop al 44° giro, montando gomme supersoft. Questo gli ha permesso di vincere la gara con mezzo minuto di scarto sugli altri. Con un limite di velocità ridotto e con una delle pit lane più lunghe dell’anno, a Singapore ogni pit stop fa perdere più tempo, per questo le squadre hanno cercato di ridurre al minimo le soste.
Il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery:
“Oggi le gomme hanno dovuto fare i conti con un alto degrado termico, piuttosto che con l’usura. Ma Singapore, come sappiamo, è da sempre una gara molto dura. Entrambe le mescole, ma in particolare le supersoft, hanno dimostrato un’elevata resistenza e buone prestazioni, e si sono confermate la scelta più appropriata per questo circuito”.
“Una delle complicazioni qui è che la strategia deve essere flessibile, al fine di tener conto della lunghezza della gara e delle probabilità di ingresso di safety car, che, ancora una volta, hanno fatto sì che il Gran premio sfiorasse le due ore. La safety car ha rimescolato le strategie: mentre Vettel era da solo al comando, alle sue spalle imperversava la battaglia per il podio.Nelle fasi finali c’è stata molta azione, con strategie differenti per andare a punti e con alcune interessanti manovre di sorpasso, su un circuito dove superare è tutt’altro che facile”.
Lo stint più lungo della gara:
Medium 36 giri Perez; Raikkonen; Hulkenberg; Alonso; Button; Gutierrez
Supersoft 22 giri Di Resta; Vergne
La strategia vincente:
Anche se è sempre difficile prevedere una strategia a Singapore, avevamo suggerito che una gara a due soste sarebbe stata la più probabile. Avevamo avanzato due ipotesi: iniziare con le supersoft, cambiare con le medie al giro 16 e rimontare le supersoft al 39° giro. Un’alternativa poteva essere quella di usare la stessa strategia ma, invece delle supersoft, scegliere le medie per lo stint finale.
Vettel si è avvicinato a questa proiezione, rientrando ai box al 17° giro e utilizzando la supersoft per un breve stint dal 44° giro.
Pit stop summary – 2013 Singapore Grand Prix
Vettel: SSU MN (17) SSN (44) 2 Alonso: SSU MN (14) MU (25) 2 Räikkönen: SSU SSN (10) MN (25) 2 Rosberg: SSU MN (15) MN (41) 2 Hamilton: SSU MN (15) MU (43) 2 Massa: SSU MN (12) SSU (25) MU (42) 3 Button: SSU SSU (13) MN (25) 2 Perez: SSN SSU (14) MN (25) 2 Hülkenberg: SSU SSU (13) MN (25) 2 Sutil: MN SSU (12) SSU (25) SSU (40) 3 Maldonado: SSN SSN (16) MN (25) SSU (41) 3 Gutierrez: SSU SSU (11) MN (25) 2 Bottas: SSN SSU (13) MN (24) SSU (42) 3 Vergne: SSU MN (11) MN (24) SSN (39) 3 Webber: SSU MN (13) MU (40) 2 Van D.Garde: SSN MN (13) MN (26) MN (42) 3 Chilton: SSU SSN (11) MN (24) MN (41) 3 Bianchi: SSU SSN (10) SSU (11) MN (23) MN (40) 4 Pic: SSN MN (11) MN (25) SSU (54) 3 Di Resta: SSN SSN (20) MN (42) 2 Grosjean: SSU SSU (15) MU (25) MU (33) 3 NC Ricciardo: SSU MN (15) 1 NC
The first column denotes the tyres the driver started the race on.
SS = Supersoft compound
M = Medium compound
N = New compound
U = Used compound
NC = Not classified
The last column gives the total amount of pit stops.