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Reportage da Mantova 2014 - parte 3

Creato il 17 marzo 2014 da Audaci
Un Audace a Mantova Comics & Games
Reportage da Mantova 2014 - parte 3È domenica e il sole splende in questo assaggio di primavera. Gli uccelli disegnano geometrie esistenziali nei cieli e il loro volo mi ricorda quanto perfetta sia l’armonia che regna nella natura quando l’uomo non si intromet… «Ma che ora è?!» «Sono le 10,20 e siamo ancora sul treno per Mantova! Cacchiarola!»
Disturbato dagli sproloqui di due nerdoni vicini di posto, il vostro affezionatissimo Rolando riprende i sensi e si accorge che c’è qualcosa che non va! Il fondamentale Giacomo Danubio (per chi non lo conoscesse: effettivamente…!) inizia a dispensare sorrisi, autografi e tavole (splendida davvero la sua!) alle 10,30 e il vostro irreprensibile Rolando non è ancora arrivato al Palabam! Male, molto male! Qui ci vogliono tutti i poteri Audaci. Mando un messaggio al Sommo e un istante dopo il treno arriva in stazione. Il tempo di uscire sul piazzale che vedo arrivare la navetta 12 (sono salvo! Grazie Sommo Giuppo! Stan Lee ti benedica!), salgo a bordo insieme a una sexy Pokemon glicine (aarrrgh!!) e alle 11,00 sono al Palabam. 
Niente fila, tsk! Sono un Audace (ho fatto il secondo biglietto ieri, in realtà…). Entro e mi precipito allo stand Bonelli, cercando di non farmi distrarre da tutte quelle scollature generose e da tutte quelle cosce nude. Arrivo. Sono in tempo. C’è ancora gente. Tanta gente. TROPPA GENTE. 
«Scusi» chiedo a un povero vecchio che quando ha iniziato la fila doveva essere poco più giovane di me, «siete già in fila per Lukas?» 
«Per CHIIIIIIIIIII?!?!?!? No no no no! Che Lucaeluca!! Questa è la fila per TÈCSUILLER!!!».
Sorrido, gli do una pacca sulla spalla come cenno d’intesa per fargli capire che ho capito che Tex è Tex e che Danubio ne avrà ancora per quelle cinque-sei ore buone e mi metto in fila. E pensare che avevo paura di arrivare tardi! Mah! Stupido io! C’è Tècsuiller!!…………………..(sbadiglio!)………………(stiracchiamento!)…………………(sguardo complice con un padre di famiglia che si prende una gomitata nella milza dalla moglie che lo ha sgamato mentre sbirciava voluttuosamente una minorenne audacemente in costume da bagno!)………………………………(altro sbadiglio!)…………………………………...(testa che penzola tra l’addormentato e il comatoso)………………………………..……(falso risveglio)…………………….……..(sussulto)……………………………….(contrazione muscolare involontaria)…………………………..

Reportage da Mantova 2014 - parte 3Mentre invecchio soffrendo in silenzio, mi passa affianco lo stesso tipo uguale a Recchioni che ieri, fuori dal Palabam, mi aveva firmato e dedicato di tutto di più! Scambiamo due parole, dice che le fiere gli piacciono un sacco, saluta e se ne va, dinoccolato come era arrivato. Simpatico, quel RRobe!
Cosa assurda, arriva il mio turno e mi ritrovo davanti un povero Danubio visibilmente stanco e appesantito dagli autografi e dalle dediche! Ma si scherza! L’ottimo Giacomo è in piena forma e mi concede una dedica immortale per il Sommo (che quando la legge sbatterà a terra!). Nella confusione generale, gli metto sotto il naso pure la sua prima storia presente sull’Almanacco del West 2011: lui si emoziona, mi saluta e fugge via felice di aver terminato questa penitenza. Poveri disegnatori di Tècsuiller! Hanno tutta la mia comprensione!
Oggi non c’è tregua. È domenica e si finisce un’ora e trenta minuti prima. L’ultimo autore è alle 16,00 e tutto è più compresso, tranne la vita nelle file!
Finita quella per Danubio, il vostro veloce Rolando è già in quella per ricevere l’intrigante tavola di Michele Benevento (per chi non lo conoscesse: è di Gioia del Colle, molto vicino a Laterza, il paese che offre la sua base principale agli Audaci!) che sponsorizza Lukas, la nuova serie horror di Michele Medda (per chi non lo conoscesse: alla ghigliottina, subito!). Lukas non è né DailandògTècsuiller: magari sarà la serie più bella di tutti i tempi (anzi, noi Audaci – conoscendo il talento senza pari di Medda – ne siamo più che certi!) ma alla gente non frega granché! E così, la scarsa affluenza di buongustai e intenditori del fumetto d’autore, mi permette di portare via un numero scandalosamente alto paio di tavole, di chiacchierare a lungo con Benevento (il quale si arrabbia perché non gli ho portato due pagnotte di pane di Laterza da 2 kg l’una e 10 kg di salsicciotti!) e con Michele Medda.
Reportage da Mantova 2014 - parte 3Quest'ultimo, colpito forse dalla sincera emozione del vostro inviato nell'incontrarlo, ha invitato Rolando all’interno dello stand Bonelli e ha chiacchierato con lui per quasi un’ora, tra un ricordo, una sessantina di autografi, un’anticipazione, qualche confidenza e molti sogni: momento magico! Grazie Michele!
Dopo questa genuina abbuffata di umanità, passo – sempre guidato dalle lunghe gambe di una Sailor Jupiter (sbavàz!), nella sala conferenze dove trovo Luca Enoch (si è liberato!) tutto intento a parlare di Dragonero, del fantasy, di elfi, di troll, di Maga Magò e di come usa l’impugnatura dello spadone di Ian e di tanto altro... È così felice che evito di incarcerarlo di nuovo: così scendo nelle segrete del Palabam, riprendo i miei albi autografati e vado a mangiarmi i miei salatini…gnàm!
Alle 14,00 inizia la pregevole conferenza su “I mondi oscuri di Lukas” tenuta dai nostri cari amici Medda e Benevento. Purtroppo il tempo è tiranno e, detto tra noi, c’è da prendere la tavola più bella di Mantova 2014, forse una delle più spettacolari di sempre: quella realizzata dal mitico Nicola Genzianella (per chi non lo conoscesse: ma come?! Il buon Nicola! Il figlio di Anton…) per Dampyr.
Anche qui, cari amici, è brutto dirlo ma Harlan non è Dylan! Non si parla certo di qualità in sé del fumetto o dei disegni (perché secondo chi scrive, e pure secondo il Sommo, Dampyr è avanti anni luce sotto vari punti di vista rispetto al Dylan degli ultimi anni…), ma la fila per il capolavoro di Genzianella si riduce a poche e selezionatissime vampiresse super attillate (Slurp! Affònd! Mordìm!), al sottoscritto e a qualche cinquantenne travestito (questa volta per davvero!) da Boselli e da Genzianella! Comunque questa irreale e triste situazione dà al vostro inossidabile Rolando la possibilità di disquisire con Genzianella della vita artistica di quest’ultimo e di assistere a una scena che resterà negli annali della storia del fumetto italiano.

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La tavola di Genzianella per Mantova 2014


Finito di autografare le stampe (stavolta distribuite ai pochi presenti a pacchi di 250 gr!), Genzianella è lì al tavolo se per caso dovesse passare qualcuno – per sbaglio, eh! – a farsi fare un autografo su un Dampyr - ma così, eh! Se capita! -. Mentre il vostro affezionatissimo Rolando è già in fila per il prossimo artista (stavolta sono il primo! Tiè!!!), arriva un giovinastro brufoloso e capellone che chiede – vi riporto le testuali parole – a Genzianella:
«Lei è un editore?», il gentilissimo Nicola spiega che lui no, non è L’Editore. Un signore importante, SERGIO BONELLI, è purtroppo morto e ora il figlio Davide prosegue il lavoro del padre. 
«Ah» fa il ragazzo, «quindi non è l’editore. E che fa?» e Genzianella gli mostra il super pannellone alle sue spalle con tante belle scene di Dampyr e gli dice che lui disegna per questo fumetto. «Ah» ripete il ragazzo, «non lo conosco. Comunque ho dei miei disegni e volevo lasciarli all’editore. Fa niente!». A quel punto, quel santo (MA DAVVERO, EH!) di Genzianella invita il giovane a entrare nello stand Bonelli (tanto ha tempo!) prende il suo portfolio e analizza, UNO PER UNO, tutti i suoi bambineschi disegni dando consigli a destra e a manca, dedicando un sacco di tempo per ogni tavola, il tutto con una gentilezza, con un sorriso, con una pazienza davvero al limite della santità. 
Standing ovation per il mitico NICOLA GENZIANELLA!
Ma, tra un applauso e l’altro, arrivano le 16,00 ed ecco che si presenta puntualissimo (e sbrigati che alle 16,15 c’è la navetta per la stazione, Gigi!) l’ottimo Simeoni (per chi non lo conoscesse: leggetevi Gli occhi e il buio, non la sua ultima Storia!)! Anche lui altissimo e stilosissimo, il buon Gigione si concede senza remore a tutte le perversità del vostro Rolando (lui di sicuro avrà avuto gli incubi per tutti i “per Giuppo” - “per Giuppo” - “per Giuppo” - “per Giuppo” - “per Giuppo” che ha dovuto scrivere!!).
Salutato l’erculeo Simeoni, il vostro stanchissimo (lo zaino con tutto il bottino pesa, oh!) Rolando saluta il Palabam, i suoi amici dylandogofili (su tutti il mitico Massimiliano, compagno di fila impareggiabile!) e si avvia verso la strada che porta a casa…
Al prossimo appuntamento fieristico lì dove i treni sono quelli di Trenord! Mah! Che tristessss!!!!

RolandoVeloci
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