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Reportage parigino

Da Lella
Solo ora, dopo aver smistato la posta accumulatasi in quattro giorni, eccomi a voi per condividere quella che è stata un'esperienza davvero entusiasmante!
Reportage parigino
Di fiere di hobbyatica, in questi anni, ne ho visitate davvero molte, ma questa, vi assicuro, è davvero speciale e quello che la rende speciale (al di là della città che la ospita) è la sua specificità. L'Aiguille en fete è infatti dedicata esclusivamente ai lavori di ricamo (in tutte le sue sfaccettature), cucito creativo, patchwork e tricot. Gli stands degli espositori offrono quindi non solo una selezione di lavori già eseguiti, ma anche e soprattutto quel materiale che di solito impazziamo per trovare!Moltissimi dei marchi già li conoscevo, avevo già anche acquistato da loro via internet, ma poter vedere e toccare con mano è davvero tutta un'altra cosa.Naturalmente ne ho approfittato ed ho acquistato materiale che penso non riuscirò a smaltire neppure in un anno intero.Cosa ho acquistato?! siete curiose vero?Ho acquistato alcuni kit di broderie davvero deliziosi, ho fatto il pieno di nastrini di seta e di fili da ricamo sfumati della Hause of embroidery, tessuti vari sia di lino che di cotone, delle deliziose forbicine da collezione, le forbici a becco piegato per l'hardanger che tanto avevo cercato, qualche libro, dei kit simpaticissimi di apliqué in panno e feltro e poi tanta, tanta, tanta lana.La lana in effetti è stata la grande protagonista dell'Aiguille en fete, almeno per me abituata a "quel che passa il convento" in Italia. Avevo visto in effetti su internet filati tinti a mano con sfumature incredibili, avevo anche ipotizzato un ordine.... ma sapete bene quanto sia difficile scegliere tra una gamma infinita di possibilità e senza neppure sapere cosa ne faremo dopo.Ho scoperto in questi giorni filati provenienti dal Canada, dal Perù, dal Madagascar, dall'Islanda, dal Regno Unito e dal Giappone.Questi ultimi, insieme alle sete e i cotoni grezzi del Madagascar, sono quelli che mi hanno veramente strabiliata! Si tratta infatti, di che di lana di fibre.... le più strane ed impensabili che lavorate hanno un effetto davvero incredibile. Ve le presenterò man mano, fotografandovele e dandovi tutti i riferimenti di dove poterle trovare.Vi voglio ancora dire che gli scialletti scaldacollo sono stati e saranno per il prossimo inverno, grandi protagonisti, in mille versioni diverse, da piccoli quanto una bandana (i più popolari) a quelli più grandi, fino agli scialli tutti realizzati e realizzabili in vari filati, e in tutti gli spessori, ma soprattutto sottilissimi.Non ho scattato foto, se non questa prima di entrare il sabato, primo perché era vietato farlo e poi perché c'era così tanta ma così tanta gente da rendere impossibile scattare di nascosto.Per oggi mi fermo qui perché ho dato la priorità a rispondere alle vostre mail........ pensate che non ho ancora aperto i miei due borsoni pieni del "bottino", ma lo voglio fare con calma per gustarmi ogni acquisto e rivivere l'emozione che ho provato nel sceglierlo.Finisco col dirvi che vi ho pensato tanto e che avrei voluto foste tutte là con me.

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